237-Quando la Ferrovia Roma Nord era una tramvia- Il trasporto delle merci a Roma dalla Provincia
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Foto tratta dal sito Tram e trasporto pubblico a Roma (Vittoio Formigari)
Ferrovia Roma Nord Quando la Ferrovia Roma Nord era una tramvia Il trasporto delle merci a Roma dalla Provincia (parte quarta) di Gianfranco Lelmi
Ecco alcuni “aneddoti” rilevati nella corrispondenza esistente presso l’Archivio Storico Capitolino che ci lasciano meglio comprenderele problematiche di un mondo che oramai non esiste più. Il 3 agosto del 1907 il Comune di Roma inoltrava una lettera per lamentare al Direttore della Società per la Tramvia Roma - Civita Castellana che vagoni per il trasporto materiali sostavano nei pressi del piazzale di Ponte Milvio per accedere sul prato della Farnesina. Pertanto il cantoniere comunale elevava una multa, inoltre veniva evidenziato che il ripetersi di tale abuso avrebbe potuto dar luogo a seri inconvenienti. La Società veniva invitata a impartire le opportune disposizioni per evitare il ripetersi di tali accadimenti. Nel caso contrario, continuava la lettera dell’Ufficio Tecnico Comunale di Roma, verrà proposta all’Amministrazione la revoca della concessione per lo “scambio e binario di accesso alla Farnesina”
Il 5 agosto del 1907 la Società Anonima della Tramvia Roma – Civita Castellana rispondeva che quanto lamentato suscitava meraviglia poiché l’accaduto veniva ritenuto di poca importanza ed eccessivo il fatto di periclitare la concessione “per il binario di scambio al deposito di materiali da costruzione della Farnesina”. La lettera proseguiva evidenziando che raramente, per ragioni di manovra, la Società era obbligata a far sostare per pochi minuti i treni merci “sul binario di corsa in corrispondenza dello scambio”, senza recare intralcio al transito dei veicoli, o fastidi ai pedoni. Le leggi, i regolamenti delle singole concessioni, continuava la missiva, “vengono rispettate” pertanto non si “comprende” quale interesse pubblico “viene” minacciato tanto da dar luogo alla diffida sopra menzionata. La Società evidenziava di non essere a conoscenza di multe elevate dal cantoniere comunale per vagoni fermi allo scambio della Farnesina, richiedeva inoltre pubblica indulgenza poiché si trattava di pubblico interesse e pertanto andava tutelato. Nel rapporto inviato al Sindaco veniva evidenziato che la linea fosse sorta in pochi mesi, ben 85.000 persone avevano movimentato nel mese di giugno la tratta fra Roma ed i vari paesi (compreso il tratto urbano). L’ingegnere Angelelli terminava la lettera diretta al Comune dichiarando: “da parte nostra faremo tutto il possibile per meritarci la intera fiducia delle pubbliche Amministrazioni”. Il 12 agosto del 1907, l’ingegnere Capo della 1° Divisione della Società Anonima della Tramvia, con lettera con protocollo nr. 2760 rispondeva che la contravvenzione fu contestata dal cantoniere Ginnetti per carico materiali di massi di travertino dalla strada pubblica invece che dal prato della Farnesina. La Società ammetteva di aver arrestato i treni merci nel binario di coda, costituendo ciò un serio pericolo che non può essere più tollerato. In data 6 giugno 1914, in merito a LAVORI E SOMMINISTRANZE IN APPALTO, SI HANNO NOTIZIE di un appalto per la somministrazione di pietrisco calcareo del Monte Soratte. Era prevista una spesa lorda di Lire 110.000 annue, in qualità di imprenditore figurava la Società Tramvia Elettrica Roma – Civita Castellana (vedi contrato del 4 gennaio 1910 nr. 3144/301).
Foto tratta dal sito Tram e trasporto pubblico a Roma (Vittorio Formigari)
Il conto dal 1° gennaio al 31 dicembre 1913 risultava di Lire 14.250,51. Il primo bollettino di consegna del 01.03.1913, spedizione a “piccola velocità” da Sant’Oreste al Municipio di Roma (stazione), concerneva tre carri di pietrisco, i vagoni sono i nr. 330, 305, 332. In alcuni casi la spedizione avveniva con 5 carri di pietrisco, (vedi carri nr. 312, 323, 316, 330, 309 in data 07.08.1913). Oppure come in data 09.08.1913, i carri erano sei per un totale di mc. 23.224 (vedi carri nr. 339, 152, 331,161, 334, 169). L’ultima spedizione risulta in data 18.10.1913 con 5 carri per un totale di mc. 18.100 (vedi carri nr. 307, 183, 330, 184, 169). Ecco quanto viene riportato nel Capitolato particolare di appalto per la fornitura di pietrisco calcareo proveniente dalle cave di sant’Oreste, occorrente alla manutenzione delle strade comunali urbane e sub urbane: “1- E’ oggetto del presente appalto la somministrazione del pietrisco calcareo proveniente dalle Cave si Sant’Oreste, che sarà di mano in mano richiesta (per il rifornimento) per la manutenzione delle strade urbane, suburbane Comunali sino al confine dell’Agro Romano. 2- La somministrazione di detto pietrisco verrà fatta in depositi lungo il tronco di linea tra Ponte Milvio e Piazza della Libertà a richiesta dell’Amministrazione Comunale, sempre ove esistano i binari di raccordo, in modo che le operazioni di scarico dei vagoni, non intralcino il regolare servizio giornaliero. 3 – La quantità di pietrisco da fornirsi annualmente, sarà di mc. 12.000; però questa quantità si da solamente approssimativa potendo essa aumentare o diminuire sino al limite di un quinto, senza che la Società abbia diritto a compensi di sorta od a variazioni di prezzo. 4- Le richieste di materiale da parte dell’Amministrazione comunale, non potranno oltrepassare i mc. 1.500 al mese, avendo sempre cura di richiederlo regolarmente distribuito durante l’anno. 5- Il prezzo della somministrazione di pietrisco, in qualunque punto della linea tra Ponte Milvio – Piazza della Libertà è di Lire 9,20 al metro cubo sempre scaricato nei luoghi richiesti dall’Amministrazione Comunale. 6- L’appalto s’ intende misura nel senso che deve liquidarsi in ragione delle quantità di materiale effettivamente somministrato con l’applicazione del prezzo stabilito già presente nel Capitolato. 7- L’ammontare dell’appalto determinato presuntivamente nella somma di Lire 110.400 annuo, si annuncia come semplice dato di approssimazione e per norma di contabilità potendo l’importo delle somministrazioni variare entro i limiti come l’articolo 38. 8- Il prezzo che costituisce la tariffa del presente appalto, si deve considerare come invariabile e si dà e si accetta come convenuto ed in esso si ritiene incluso il compenso per tutte le spese accessorie, i rischi e le male spese di qualunque genere all’appalto inerenti, non potendo la Società, in nessun caso, pretendere nulla più dell’applicazione del prezzo suddetto. 9- L’appalto avrà la durata dal 1° maggio 1909 al 31 dicembre 1914. Se la stipulazione del contratto fosse ritardata per ragioni di cui la Società non potesse essere chiamata sotto nessun aspetto responsabile, e quindi la fornitura avesse principio dopo il 1 maggio 1909, la sua scadenza resterà sempre ferma al 31 dicembre 1914.
10 Per l’ammontare della fornitura dell’anno in corso, si considera la stessa quantità di mc 12.000; e solo in caso di ritardo di richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale, come al precedente articolo 9, l’ammontare della fornitura sarà diminuito in ragione di 1.000 mc. per ogni mese di ritardo. 11 La Società non potrà mai ritardare la consegna delle quantità di materiale richieste salvo casi di forza maggiore regolarmente constatati, o salvo contrarie disposizioni in merito all’andamento del servizio, imposte da Superiori Uffici Governativi. 12 La misura del pietrisco verrà fatta dagli Ingegneri Comunali sui vagoni in cui viene trasportato, misurando la cubatura di ogni vagone all’altezza delle sponde. A giustificazione di ciò, ed a richiesta degli ingegneri Comunali, potrà controllarsi l’esatta cubatura del materiale trasportato da ogni vagone, misurandone il pietrisco in esso contenuto con una cassa senza fondo, dalle dimensioni che verranno prescritte dagli Ingegneri suddetti. Scaricato il pietrisco dai vagoni, la Società non sarà responsabile di qualsiasi perdita o furto che possa subire. 13 La quantità di pietrisco somministrata, risulterà dal numero dei vagoni consegnati, come da regolari Bollette di svincolo, ove saranno indicatele quantità dei vagoni ed il loro numero progressivo di ciascun tipo. Alla consegna dei vagoni carichi sarà cura di un Agente, a tal d’uopo delegato dall’Amministrazione Comunale, di controllare l’esattezza delle indicazioni segnate nella bolletta di svincolo, e dopo ciò esso apporrà la propria firma in segno di ricevuta su apposito registro svincoli, che sarà depositato presso il Capo Stazione in Piazza della Libertà. 14 Il pagamento delle somministrazioni eseguite, avrà luogo di tre mesi in tre mesi sul conto che ne compilerà l’Ufficio Tecnico Comunale, in base alle Bollette di svincolo ritirate. In ogni pagamento trimestrale, l’Amministrazione Comunale farà la ritenuta del decimo per garanzia sia delle verifiche di quantità di materiale, che delle regolari contabilità, che l’Amministrazione Comunale voglia eseguire, e sarà poi pagato alla Società non oltre la scadenza del Trimestre successivo. 15 In caso di eventuale ritardo dei pagamenti mai dovranno decorrere, ne saranno al Comune dovuti interessi di sorta ne civili né commerciali. 16 Il sasso da ridurre a pietrisco deve essere delle migliori qualità reperibili nelle cave, ed il pietrisco deve sempre provenire dalla spezzatura di pietra viva. Sarà escluso quello che sottoposto ad esperimenti paralleli di resistenza allo schiacciamento in confronto con i campioni di pietrisco forniti, risulterà di grado inferiore.
La grossezza del pietrisco deve essere il più possibile uniforme e tale, che qualunque senso per un anello di 45 m/m ed essere in rifiutato da un anello di 20m/m. I pezzi di pietrisco debbono avere la forma prossimativamente cubica, (onde resta esclusa la cosiddetta piastrella). 17 Il pietrisco deve essere fornito netto di arena, conglomerati e qualsiasi materia estranea, deve essere perciò cavato, spezzato ed ammagazzinato nelle cave preferibilmente quando il tempo è più asciutto per averlo più mondo. La Società deve permettere all’Ing. Capo del servizio ed agli Ingegneri del Riparto, di accedere a loro beneplacito nelle cave, per verificare lo sviluppo e l’ordinamento del lavoro. 18 I materiali forniti nei diversi depositi, che per essere di cattiva qualità e non conformi alle ordinazioni, fossero dagli Ingegneri rifiutati, devono a spese e cura della Società essere immediatamente allontanati e sostituiti con altri che rispondono alle ordinazioni ed alla prescrizioni contrattuali. 19 La Società verserà alla Cassa Comunale la somma di L. come cauzione e garanzia dell’adempimento degli obblighi contrattuali. Detta somma dovrà essere depositata alla stipulazione del contratto, sia in numerario sia in cartelle del debito pubblico al portatore, valutate al corso di Borsa, e sarà quindi versata alla Cassa e Depositi e Prestiti dello Stato. La cauzione sarà restituita alla Società a contratto esaurito. 20 Sarà in facoltà dell’Amministrazione Comunale, richiedere una somministrazione annua di materiale superiore al quinto in più della stabilità e fino al limite di metri cubi 50.000 all’anno, però ne potrà dare preavviso almeno 6 mesi prima dell’inizio della nuova fornitura”.
Foto tratta dal sito Tram e trasporto pubblico a Roma (Vittorio Formigari)
Ecco di seguito, alcuni dati concernenti un documento datato 29 agosto 1911 ritroviamo i seguenti dati:
Società Anonima delle Tramvie e Ferrovie Elettriche Roma Civita Castellana Viterbo Capiatel L. 3.000.000 Telefoni: Direzione ………………………………………………………….. 69.77 STAZIONE P.ZZA DELLA LIBERTA ………………………. 43.08 STAZIONE E DEPOSITO DI TOR DI QUINTO (ROMA) 92.55
In una lettera della Società Anonima delle Tramvie e Ferrovie Elettriche – Roma Civita Castellana Viterbo a firma del ragioniere Capo, dirtetta all’ing. Salvatore Curatolo, Capo Sezione Ufficio V del Municipio di Roma, veniva allegato l’estratto conto per la fornitura di pietrisco dal 18 maggio al 30 giugno 1911 per un ammontare di lire 12.936,25/100 con la richiesta di emissione di mandato di pagamento.
In una nota del 28 novembre 1917 il conto finale dell’anno 4° dell’appalto, risultava un importo lordo di Lire 19.644,12.
Ecco di seguito, riportato per intero un documento con repertorio n. 4155 di un contratto stipulato tra il Comune di Roma e la Società Tramvia Roma Civita Castellana per il trasporto del pietrisco siliceo e calcare del Monte Soratte il 19 gennaio del 1910:
“Oggetto: Contratto stipulato tra il Comune di Roma e la Società Tramvia Roma Civita Castellna per il trasporto del pietrisco siliceo e calcareo del Monte Soratte. Uffiocio V° Div. 1° N 248 19 gennaio 1910. Regnando S.M. Vittorio Emanuele lll per grazia di Dio e volontà della nazione Re d’Italia. L’anno millenovecentodieci Il giorno di mercoledì quattro gennaio innanzi di me infrascritto Segretario Generale del Comune di Roma, avente uffizio nella residenza municipale in Campidoglio, abilitato ad attribuire la pubblica fede agli atti ed ai contratti previsti dall’Art 166 della Legge comunale e provinciale, ed assistito dai sottoscritti testimoni cogniti, idonei a forma di legge e domiciliati in Roma, sonosi personalmente costituiti: L’on. Signor Com. Giacomo Cavetti nella sua qualità di assessore municipale specialmente delegato dall’on. Sig. Sindaco di Roma come da procura in data 2 dicembre 1907 in atti del notaio Dr. Tito Garroni la Società della Tramvia Elettrica Roma Civita Castellana e per essa il suo Direttore Cav. Ing. Ettore Angelelli figlio di Giuseppe, nativo di Monte S. Martino, specialmente delegato alla stipulazione del presente contratto con deliberazione del Consiglio di Amministrazione della Società stessa come al verbale che in copia autentica si allega (alleg. A) i quali signori componenti dichiarano, obbligano come appresso Art. 1) il suddetto sig. assessore in nome e (?) del Comune di Roma in esecuzione delle deliberazioni prese dal Consiglio Comunale nelle sedute dei giorni 29 marzo e 10 maggio corrente anno, approvate dalla giunta provinciale amministrativa con decisione (?) del 25 maggio 1909 e resa esecutoria dalla Prefettura con visto del 31 maggio suddetto numero 29785 Div. ll affida alla società della tramvia elettrica Roma Civita Castellana e per essa al suo Direttore Cav. Ing. Ettore Angelelli l’appalto della fornitura durante cinque anni, valendo l’anno 1909 come un anno intero del pietrisco delle cave di monte Soratte al prezzo netto di lire 9.20 al mc. Il pietrisco verrà consegnato in un qualunque punto a volontà del Comune delle strade percorse dalla tramvia della Società da Ponte Milvio a Piazza della Libertà, oppure in luoghi di deposito di proprietà comunale a Piazza D’Armi, a Ponte Milvio o a Porta Trionfale allacciati con la tramvia Roma Civita Castellana. Art. 2) La quantità di pietrisco che la Società si obbliga a fornire è di mc 12.000 l’anno. I metri cubi 12.000 di pietrisco relativi alla fornitura dell’anno corrente dovranno essere consegnati prima del 31 dicembre 1909 in quantità di circa mc 1.500 al mese, a partire dal 1 maggio. Negli anni successivi la consegna dovrà essere fatta in quantità di mc 2000 al mese nei primi quattro dell’anno e di mc 500 negli ultimo otto mesi dell’anno. Il trasporto del pietrisco è subordinato alle condizioni governative che regolano l’esercizio della Tramvia Roma Civita Castellana. Art. 3) IL Comune ha facoltà di aumentare la quantità della fornitura fino a mc. 50.000 per anno con preavviso di tre mesi se l’aumento non supera i mc. 10.000 e di sei mesi solari se la richiesta è di quantità maggiore. Le condizioni di consegna saranno determinate dal Comune all’atto della maggiore richiesta, in modo che la fornitura venga esaurita nell’anno in corso eguali mensili. Art. 4 Il Comune si riserva la facoltà di rinnovare il contratto alla scadenza dei cinque anni, per un periodo dei altri cinque anni, rimanendo tutte le condizioni del precedente contratto, meno quella relativa al prezzo che verrà ridotto a L9.00 al metro cubo nel capitolato speciale di appalto che si allega al presente contratto (all. B). Il Sig. Cav. Ing. Ettore Angelelli a nome della Società da lui rappresentata promette e si obbliga di assumere come di fatto assume e di condurre la succitata intrapresa a forma alle condizioni su espresse ed a quelle contenute sul capitolato da lui firmato. A garanzia e sicurezza degli obblighi ed oneri assunti col presente contratto la Società della Tramvia elettrica Roma Civita Castellana e per essa il Sig. Angelelli fa depositato nella tesoreria Comunale la somma di Lire 5.000 da rimettersi alla Cassa Depositi e Prestiti dello Stato e da restar vincolata in tutto e per tutto a termini del Capitolato. Le spese tutte cui darà luogo il presente contratto, nonché gli onorari di stipulazione a favore del Comune saranno ad intero carico della Società assuntrice dell’appalto. E per l’osservanza dei patti e del presente contratto il Sig. assessore nel nome ecc. obbliga il Comune di Roma e per ogni effetto elegge il domicilio nella Segreteria generale in Campidoglio, e il Sig. Ing. Ettore Angelelli nel nome e con la elezione del domicilio in RomaPiazza della Libertà n. 13 si obbliga nei più ampi e validi modi di legge, volendo in caso di lite essere assoggettato alla emenda dei danni ed alla rifazione delle spese tutte, anche stragiudiziali, quantunque per legge e di loro natura non rifattibili. Atto fatto letto e pubblicato in Roma nella residenza municipale in Campidoglio alla presenza dei Signori Vittorio Caroselli per Augusto Romano, impiegato domiciliato Lungotevere Castello, n. 3 e Angelo Orazi fu Mattia di Gualdo Tadino domicialito in via Principe Amedeo, n. 6. Testimoni idonei e delle parti suddette, le quali a mia domanda hanno dichiarato che lo approvano pienamente per essere in tutto conforme alla loro volontà e mi hanno dispensato dal dar lettura degli allegati, quale atto è scritto da persona di mia fiducia in nr. Pag. 4 fogli 2 e viene firmato dalle parti, testimoni e me Segretario generale come appresso e nel margine dell’altro foglio”
In data 12.07.1917 al Sig. Ispettore veniva richiesta una verifica se erano stati eseguiti i lavori, previo eventuale diffida in caso contrario. Il 3 novembre 1917 in un documento si leggeva una dichiarazione del tecnico della Società: “sembra che siano avvenute delle trasformazioni nei fabbricati, si richiede quindi un nuovo sopraluogo e relativa relazione”.
Voti dei comuni di Civita Castellana, Faleria, Morlupo, Rignano Flaminio, Castelnuovo di Porto, Sant’Oreste, Calcata, Sacrofano (Scrofano), per l’inoltro delle merci a Roma
“Comune di Morlupo (delibera) Verbale 16 gennaio 1908 Oggetto Tramvia Roma Civita Castellana, servizio merci Intervenuti: 1 Domenico Cav. Narducci 2 Antonio Laugeni 3 Gio Battista Tarderi 4 Giuseppe Alori 5 Girolamo Antonazzi 6 Paolo Bertollini 7 Giovanni Bettelli 8 Francesco Bertollini 9 Marziale Cecchitelli 10 Marco Iaconuzi 11 Mariano Venturini
Non intervenuti Giò Battista De Mattis Luca Antonazzi Serafino Viani Giuseppe Antonazzi
Sindaco Domenico Cav. Narducci
Trovatosi che il numero dei presenti è legale, giusta il prescritto dell’art. 122 della legge suddetta per essere valida la prima convocazione il signor Domenico Cav. Narducci Sindaco ha assunto la presidenza ed ha aperto la seduta. Il Presidente comunica essere all’ordine del giorno la seguente proposta: Tramvia Roma Civita Castellana Servizio Merci. Il Comune di Civita Castellana si è fatto promotore per ottenere dal Comune di Roma delle facilitazioni per la penetrazione in Roma delle merci che vengono spedite col mezzo della tramvia elettrica, facendo costruire in piazza d’Armi la stazione relativa, e permettere intanto che sotto norme determinate, il servizio della piccola merce e derrate sia in arrivo che in partenza venga fatto in piazza della Libertà.
E siccome il consiglio di Civita Castellana su tale proposito mi sembra del giorno 30 settembre (?) 1907 ha preso la sua relativa decisione, così ha rivolto domanda anche alle rappresentanze dei comuni interessati a voler adottare una deliberazione consimile all’effetto di facilitare l’assecondamento delle aspirazioni del Comune di Civita Castellana che sono quelle di tutti i Comuni interessati. Invita perciò i signori adunati a deliberare in proposito. Quindi il Consiglio Comunale di Morlupo, Ritenuto in verità che molte sono le lagnanze di persone che non possono introdurre le merci in Roma perché la stazione merci a Tor di Quinto è troppo lontana dal centro della Città. Ritenuto che per riuscire nell’intento bisognerebbe che l stazione merci venisse portata in un luogo molto più centrale e che intanto le operazioni di carico e di scarico della piccola merce potesse effettuarsi nell’attuale stazione di piazza della Libertà. Con voti unanimi manifestati per alzata e seduta, delibera di associarsi pienamente a quanto è stato stabilito dal Comune di Civita Castellana con deliberazione 30 settembre (?) 1907 circa la penetrazione in Roma delle merci trasportate con la tramvia elettrica e fa voti perché le aspirazioni di quel Comune siano coronate da buon successo perché ricadano (?) a beneficio di tutti i comuni interessati.
Il 23 gennaio 1908 Il presidente D.Narducci, il Membro anziano A. Laugeni, il segretario F. Bertollini
Gentile concessione Stefano Panella
Comune di Rignano Flaminio (delibera) Verbale 30 dicembre 1907 ore 15,00 Oggetto: voto per la penetrazione in Roma delle merci “colla” tramvia elettrica Intervenuti: 1 Morelli Quintilio 2 Morelli Ascanio 3 Genovesi Giambattista 4 Violini Michele 5 Suchetti Arorme (?) 6 Sciarra Alessio 7 Cofani Giulio 8 Pippa Flavio 9 Astolfi Alfredo
Non intervenuti: gli altri sebbene legalmente invitati
Sindaco: Quintilio Morelli
Trovatosi che il numero dei presenti è legale, giusta il prescritto dall’art. 122 della Legge 122 suddetta per essere la prima convocazione il sig. Quintilio Morelli Sindaco ha assunto la presidenza e ha aperto la seduta, alla quale assiste l’infrascritto Segretario. Entra il Consigliere Antomoro Conte Nicola. Il Presidente comunica la lettura del Sindaco di Civita Castellana portante un estratto di decisione di quel Consiglio Comunale del 30 novembre u.s. (1907) per la penetrazione in Roma delle merci che vengono spedite col mezzo della tranvia elettrica invitando questo Consiglio di adottare una deliberazione comunale all’effetto di facilitarne l’assecondamento mercé l’unanime voto della rappresentanza Comunale interessata. I Consiglio avuta lettura della Consigliare di Civita Castellana e facendo proprie tutte le ragioni e motivi addotti per intraprendere (?) un serio commercio d’importazioni in Roma di cereali, erbaggi, frutta ed altri generiche altrimenti non giungono al di là della stazione tramviaria di Tor di Quinto. Considerato che potendosi ottenere dal Comune di Roma il permesso di scarico della piccola merce, anziché a Tor di Quinto, nell’attuale stazione di Piazza della Libertà, verrebbero le popolazioni interessate a Roma stessa a risentirne non poco vantaggio della importazione diretta giornaliera dei nostri prodotti agricoli, e verrebbero appagate con ciò le giuste e legittime lagnanze continue dei produttori e commercianti d’ogni specie. Aderendo pienamente alla proposta del Comune di Civita Castellana e facendo plauso alla sua nobile iniziativa col vivo desiderio di vederla coronata di un felice e sollecito risultato. Delibera unanime. Con voti dieci dei Consiglieri presenti di rivolgere preghiera al Comune di Roma perché voglia facilitare la costruzione della stazione merci della nostra tramvia in Piazza D’Armi e permetterebbe intanto che sotto norme determinate il servizio della piccola merce e derrate, sia in arrivo che in partenza, sia fatto in Piazza della Libertà. D’insistere presso la Direzione della Tramvia perché ottenuto che abbia il permesso i giusti desideri della popolazione siano al più presto appagati. Di officiare infine la Direzione della Tramvia a fare un servizio più regolare e garantito in modo che all’atto della partenza dei treni i passeggeri abbiano tutti trovato posto come si conviene. Il 31 dicembre 1908. Il Presidente Q.Morelli, Il Membro anziano A. Morelli, il Segretario Comunale Tremifini
Comune di Castelnuovo di Porto (delibera) Sessione straordinaria, seduta pubblica in seconda convocazione Verbale, 29 gennaio 1908 Oggetto: voto per la penetrazione in Roma delle merci trasportate dalla tramvia elettrica
Intervenuti: 1 Baldelli Francesco 2 Menichelli Alfonso 3 Giovannetti Luigi 4 Angelelli avv.to Cav. Uff. Giuseppe 5 Antonini Angelo 6 Faccini Giuseppe 7 Menichelli Aniceto
Non intervenuti: 1 Paradisi Cav. Ignazio 2 Largazi avv. Giovanni 3 Renzopaoli Gaetano 4 Renzopaoli Luigi 5 Pernaiacchi Giovanni 6 Polinari Giusappe 7 Falzini Pietro 8 Corradi Giuseppe
Sindaco Baldelli Francesco
Trovatosi che il numero dei presenti è legale, giusta il prescritto dell’Art. 122 della Legge suddetta per essere la seconda convocazione il Sig. Baldelli Francesco Sindaco ha assunto la Presidenza ed ha aperto la seduta alla quale assiste l’infrascritto Segretario Sig. Cottalunga Domenico. Il Presidente comunica essere all’ordine del giorno la seguente proposta: Voto per la penetrazione in Roma delle merci trasportate dalla Tramvia Elettrica. Il sig. Presidente informa l’adunanza conv. l’illustr.mo sig. Sindaco di Civita Castellana ha rimesso a questo ufficio l’estratto della deliberazione presa da quel Comunale Consiglio nella seduta del 30 novembre p.p. per la penetrazione in Roma delle merci che vengono spedite col mezzo della tramvia elettrica con invito a questo Consiglio di voler adottare una deliberazione consimile all’effetto di assecondare l’assecondamento (?), merci l’unanime voto delle rappresentanze dei Comuni interessati. Data chiara ed intellegibile lettura della surrichiamata deliberazione del Comune di Civita Castellana: Il Consiglio Comunale Su proposta del Sig. Avv.to Cav. Uff. Giuseppe Angelelli, ad unanimità di voti legalmente espressi nell’associarsi completamente alle giuste e convincenti considerazioni del nominato Comune di Civita Castellana, d’incontestata utilità a beneficio di questi paesi attraversati dalla line tramviaria: Delibera Di rivolgere preghiera al Comune di Roma perché voglia facilitare la costruzione della stazione merci della nostra tramvia in piazza d’Armi e permettere intanto che sotto norme determinate il servizio della piccola (?) merci e derrate sia in arrivo che partenza sia fatta in Piazza della Libertà. D’insistere presso la direzione della Tramvia perché ottenuto che abbia il permesso, i giusti desideri della popolazione siano al più presto appagati. Il segretario Comunale Collalunga Domenico
Comune di Civita Castellana (delibera) Verbale 30 novembre 1910 Oggetto: voto per la penetrazione in Roma delle merci trasportate dalla tramvia elettrica
Intervenuti: 1 Midossi Cav. Ulderico 2 Moriconi Amedeo 3 Bonanni Prof. Attilio 4 Marcantoni Casimiro 5 Morelli Edmondo 6 Mozzetti Baldassare 7 Ciancarini Eugenio 8 Del priore Isidoro 9 Tarquini Domenico 10 Vaselli Tullio 11 Finesi Luigi 12 Ferrari ing.Enrico 13 Saveri Cesare
Non intervenuti: 1 Gemma Giuseppe 2 Massimi Angelo 3 Favalli Giuseppe 4 Colonnelli Agostino 5 Feroldi De Rosa C.te Ugo 6 Conti Alceo 7 Crestoni Girolamo
Trovatosi che il numero dei presenti è legale, giusta il prescritto dell’Art. 122 della legge suddetta per essere la prima convocazione il sig. Cav. Uff. Ulderico Midossi Sindaco ha assunto la presidenza ed ha aperto la seduta, designando, per assisterlo nel riconoscere l’esito delle votazioni, i Consiglieri Del Priore, Mazzetti, e Vaselli. Espone il Presidente che continue sono le lagnanze di persone che ricevono merci e che vorrebbero imprendere un serio commercio d’importazione in Roma sia di cereali sia d’ortaggi sia di frutta ed altri generi, ma ne sono impediti dal trovarsi la stazione merci della tramvia a Tor di Quinto lontanissima dal centro ed ove il trasporto riesce difficile e costoso con danno evidente non solo della nostra Città e degli altri paesi della linea tramviaria, ma di Roma stessa, che specie nel momento attuale, verrebbe a risentire non poco vantaggio della importazione diretta giornaliera dei nostri prodotti agricoli. Le lagnanze sono più che giustificate, ma a porre rimedio a tale stato di cose, sarebbe necessario anzitutto che il Comune di Roma desse il relativo permesso, e poi che la Società della Tramvia costruisse la stazione merci in un luogo molto più centrale, e che frattanto le operazioni di carico e di scarico della piccola merce potesse effettuarsi nell’attuale stazione a Piazza della Libertà. La Giunta pertanto propone di presentare analoga domanda agli Enti interessati. Aperta la discussione, il Cons. Mozzetti fa plauso della proposta ed esprime il desiderio che venga officiata la Direzione della Tramvia a fare un servizio più regolare. Dopo ciò viene messo a voti il seguente ordine del giorno. Il Consiglio Comunale di Civita Castellana considerando quanto sia dannosa allo sviluppo del commercio cittadino la lontananza della stazione merci a Tor di Quinto tantoché da questo lato ben pochi vantaggi si sono ottenuti dall’apertura della linea tramviaria. Considerando che specialmente che la esportazione dei prodotti agricoli in luogo di facile accesso riuscirebbe di vantaggio non solo nei paesi serviti dalla tramvia, ma altresì a Roma stessa che da noi giornalmente potrebbe ricevere erbaggi, frutta, latte e carni. Considerando che luogo adatto, naturale ed utile per tale stazione potrebbe essere la Piazza D’Armi, considerato che intanto si potrebbe concedere che il servizio della piccola merce venga effettuato con carri nella stazione di Piazza della Libertà che per la sua ampiezza ben si presta all’operazione di carico e scarico. Delibera Si rivolge preghiera al Comune di Roma perché voglia facilitare la costruzione della stazione merci della nostra Tramvia in piazza D’Armi e permettere intanto che, sotto norme determinate il servizio della piccola mere e derrate sia in arrivo che in partenza sia fatto in Piazza della Libertà. Di insistere presso la Direzione della Tramvia ottenuto che abbia il permesso, i giusti desideri della popolazione siano al più presto appagati. D’invitare tutti gli altri Comuni interessati ad emettere analogo voto da presentarsi poi al Sindaco di Roma. Il Consiglio senza discussione approva con voto unanime questo ordine del giorno.
Il Presidente Midossi Il segretario Comunale Sacchi Il Membro Anziano Moriconi
Faleria
Comune di Faleria Verbale 2 gennaio 1908 Oggetto: Tramvia Roma Civita Castellana
Intervenuti: 1 Corsetti Filippo 2 Corsi Bernardo 3 Dalamides Ernesto 4 Castiglioni Augusto 5 Pompili Luigi 6 Castiglia Giovanni 7 La Marca Alfonso 8 Tinti Giuseppe 9 Castiglia Abbondanzio 10 Orsini Gio Batt. 11 Magrini Giuliano
Non intervenuti: 1 Di Petris Giovanni 2 Bernardi Annibale 3 Del Moro Camillo 4 Severini Igino
Trovatosi che il numero dei presenti è legale, giusta il prescritto dall’Art. 122 della legge suddetta per essere valida 2a convocazione il Sig. Corsetti Filippo Sindaco ha assunto la Presidenza ed ha aperto la seduta, alla quale assiste l’infrascritto Segretario. Il Presidente comunica all’adunanza stessa della deliberazione del Consiglio Comunale di Civita Castellana presa nella seduta del 30 novembre del 1907 nella quale in vista delle continue lagnanze più che giustificate di persone che ricevono merci e che vorrebbero intraprendere un serio commercio d’importazione in Roma sia che di cereali, sia che di erbaggi, sia di frutta e di altri generi ma che ne sono impediti trovandosi la stazione merci della tramvia lontanissima dal centro ed hanno il trasporto merci difficile e costoso con danno evidente per lo più di quella Città e degli altri paesi della linea tramviaria ma di Roma stessa, deliberano che rivolgesse preghiera al Comune di Roma perché voglia facilitare la costruzione della stazione merci della tramvia in Piazza D’Armi e permettere in tanto sotto norme determinare il servizio della piccola merce e derrate sia in arrivo che in partenza in Piazza della Libertà. Il Consiglio Riconosciuta la necessità, il vantaggio e l’utilità della costruzione della stazione in parola nella Piazza D’Armi e che intanto il principio della piccola merce e derrate sia in arrivo che in partenza sia fatto in Piazza della Libertà poiché interessa anche il nostro Comune il quale si trova sulla linea tramviaria. Delibera unanime Dispone in prima sezione nel deliberare del Consiglio Comunale di Civita Castellana insistendo presso la Direzione della Tramvia nel giorno seguente al più presto i quesiti… ...desiderio di questa popolazioni.
Il Membro Anziano Pompili
Sant'Oreste
Comune di Sant’Oreste (delibera)
Verbale del 27 febbraio 1908 Oggetto: Note per la penetrazione in Roma delle merci trasportate con la Tramvia elettrica
Presenti: 1 Gatecchi Francesco 2 Canali Carlo 3 Ortolani Agostino 4 Rosati Salvatore 5 Napoleoni Lorenzo 6 Malatesta Quintilio 7 Leoni Filippo 8 Celiboni Salvatore 9 Arzunati Giuseppe
Non presenti: 1 Moroni Orazio 2 Zozi Filippo 3 Fioravanti Agostino 4 Cenci Emilio 5 Cecchetti Emanuele 6 Larzari Raffaele
Trovatosi che il numero dei presenti è legale, giusta il prescritto dell’art. 122 della legge suddetta per essere valida la seconda convocazione. Il signor Gatecchi Francesco ha assunto la presidenza ed ha aperto la seduta. Il presidente comunica essere all’ordine del giorno voto per la presentazione in Roma delle merci trasportate con la Tramvia Elettrica.
Il Consiglio A proposta del presidente letta la deliberazione del Consiglio del Comune di Civita Castellana in data 30 novembre 1907 adotta da quel comune allo scopo di ottenere che venga facilitata la costruzione della stazione merci della Tramvia in Piazza D’armi ecc. Analizzate le opportune argomentazioni fatte da quel Comune i cui desiderati rispondono alle aspirazioni dei commercianti e degli industriali dei Comuni posti lungo la tramvia. Uniformandosi completamente all’ordine del giorno votato dal Consesso, con voto unanime, senza discussione reso per alzata e seduta. Delibera di rivolgere preghiera al Comune di Roma perché voglia facilitare la costruzione della stazione merci della nostra tramvia in Piazza D’Armi e penetrare intanto che sotto normedeterminate il servizio della piccola merce e derrate sia in arrivo che in partenza sia fatto in Piazza della Libertà. Di insistere presso la Direzione della Tramvia perché ottenuto che abbia il permesso, i giunti desideri della popolazione siano al più presto appagati. Della pienezza deliberazione 15 febbraio 1908 Il Presidente Gatecchi Il Segretario Angellini
Calcata
Comune di Calcata (delibera) Verbale del 19 maggio 1908 Oggetto: Voto per la penetrazione in Roma delle merci trasportate con la Tramvia Elettrica.
Intervenuti: 1 Cola Felice 2 Di Marzio Tommaso 3 Giuntarelli Antonio 4 Moriggi Paolo 5 Morosetti Lorenzo 6 Palamite Mardo 7 Sestili Pasquale 8 Tommasini Gaetano 9 Tommasini Quintilio
Non intervenuti: 1 Zarlueri Antonio 2 Gasperini Giuseppe 3 Sestili Alessandro 4 Sestili Antonio
Trovatosi che il numero dei presenti è legale, giusta il prescritto dall’art. 122 della legge suddetta per seere valida la prima convocazione il sig. Tommasini Quintilio h a assunto la Presidenza ed ha aperto la seduta, alla quale assiste l’infrascritto segretario.
Il presidente Comunica la seguente proposta: Voto per la penetrazione in Roma delle merci trasportate con la Tramvia Elettrica Quindi fa presente agli adunati che in seguito all’apertura della linea tramviaria Roma Civita Castellana si è constatato che il commercio non ha preso quello sviluppo che le spetta perché esso trova un forte ostacolo nello scarico delle merci che attualmente si fa a Tor di Quinto, località distante dal centro della capitale danno… per inoltrale occorre una forte spesa nonché alla difficoltà dei trasporti. Tale inconveniente oltre al danno che ne risentono i singoli comuni, interessati, riesce anche di grandissimo danno a Roma la quale nel momento attuale ne potrebbe risentire un sensibile vantaggio in special modo dall’importazione giornaliera degli ortaggi. Tenuto presente che la località più adatta per lo sviluppo del commercio sarebbe l’attuale Piazza D’Armi, propone di esortare il Sindaco di Roma acciò nel comune interesse aderisca a far rimuovere sollecitamente tale inconveniente con promuovere l’impianto di una stazione nella detta località e contemporaneamente provvederà acciò nel frattempo le operazioni di carico e scarico della piccola merce possa effettuarsi nell’attuale stazione di Piazza della Libertà. Il Consiglio Cognito che anche il Comune di Civita Castellana si è interessato ad eliminare tale inconveniente ad unanimità di voti palesi delibera di aderire a quanto esso ha stabilito, e nel contempo da incarico al sindaco di Civita Castellana acciò l’interesse, e presso il Sindaco di Roma e presso la Direzione della Società Tramviaria anche i giusti desideri di questa popolazione vengano appagati nel comune interesse.
Il Presidente Tomassini, il Membro Anziano Morosetti,
Calcata 23 maggio 1908”
In una lettera indirizzata al Consiglio Comunale di Roma da parte della Società della Tramvia Roma Civita Castellana, avente per oggetto l’impianto provvisorio del binario nella via Angelica, veniva ricordato che nel capitolato approvato dal Consiglio il 27 gennaio del 1905 “la sezione stradale del tronco della via Angelica dalla barriere daziaria al rettifilo della Farnesina, debba essere portata a spese del Società e nei punti ove occorra alla larghezza non inferiore a metri quindici” Il binario doveva distare metri 5,50 dal bordo della strada, inoltre i marciapiedi dovevano avere una larghezza di m. 3,50.
Il Comune poteva pretendere in ogni momento lo spostamento delle linee a spese della Società.
La Società, evidenziando il carattere di pubblica utilità, per la via Angelica e chiedeva: “1 che il binario sia impiantato sul tracciato che sarà stabilito d’accordo con l’Ufficio Tecnico comunale; 2 che il lavoro non sia iniziato, prima che la Società abbia presentato al Prefetto la domanda per l’espropriazione forzosa, di cui è parola nella presente proposta; 3 che lo spostamento del binario, per sistemarlo nella sua sede definitiva, abbia luogo non appena compiuto l’allargamento e la sistemazione della strada; 4 che la concessione provvisoria sia limitata a tre anni”. Inoltre veniva evidenziato che l’adattamento delle rotaie tipo “Phoenix” non avrebbe intralciato il traffico stradale.
FONTI: ARCHIVIO STORICO CAPITOLINO Tit. 37 post. B 122 f4 anno 1907 Tit. 37 post. B 122 f5 anno 1907 Fondo Direzione Rip. V servizio strade B 65 f1 (1910-1914) Tit 37 post B 119, F12 Tit. 36 post B 116 – fasc.. 9 Tit. 37 post.B 119 –fasc.12
Si ringrazia l’Archivio storico capitolino e Toponomastica, la Dott.ssa Mariarosa Senofonte e tutto il personale per la gentile collaborazione.
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