La ferrovia Roma nord

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254-Presentazione del libro: "DESTINAZIONE VITERBO" a Rignano Flaminio

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Veduta nei pressi del ponte sul fiume Treia

 L'intervento di Gianfranco Lelmi alla presentazione del libro di Attilio Grimaldi: "DESTINAZIONE VITERBO" a Rignano Flaminio il 24 giugno 2017

 

Grazie ad Attilio Rinaldi, con il libro: “Destinazione Viterbo”, possiamo apprendere storie e fatti della Ferrovia Roma Nord che molti di noi non conoscono.

Questo libro valorizza una Ferrovia ritenuta inutile, vecchia, inefficiente.

Eppure è grazie all’amore, alla dedizione del personale che vi lavora e vi ha lavorato, che questa ferrovia, è giunta ai giorni nostri.

Spesso critichiamo, valutiamo i ritardi, ci lamentiamo, non consideriamo che il collegamento Roma Civita Castellana Viterbo, viene tenuto in piedi da persone incredibili che nonostante le difficoltà riescono ancora a far funzionare.

Questo collegamento ancora oggi si rivela di vitale importanza, benché sia ritenuto da alcuni solo un   reperto di archeologia industriale.

Ancora oggi, il treno impiega meno tempo rispetto alla corriera e all’automobile tra Roma e Civita Castellana, sia da Civita Castellana a Viterbo. Purtroppo a causa di un mancato cadenzamento delle corse tra un treno e l'altro, a volte le improvvise soppressioni dei treni, lo spostamento a Catalano della stazione di Civita Castellana, specialmente nella seconda parte della tratta, scarseggia il numero dei viaggiatori.

La carenza di materiale rotabile, la concorrenza spietata del COTRAL e la sostituzione di alcune corse de treno con bus, rendono dura la sopravvivenza di questa ferrovia.

Erroneamente questa ferrovia viene ritenuta la Ferrovia per Viterbo. Nel 1886 già esisteva il collegamento Roma Viterbo via Capranica.  Questa è la ferrovia della Tuscia che collega una miriade di paesi ancora oggi malamente connessi tra loro, tocca un bacino di utenza di molto superiore alla Roma Capranica Viterbo.

L’esempio positivo della riapertura della Ferrovia Merano Malles, insegna.

I panorami che offre la ferrovia Roma - Civita Castellana - Viterbo, specialmente nella seconda tratta, sono incredibili. Il tempo sembra essersi fermato, la campagna romana dell'alto Lazio appare al viaggiatore in tutta la sua bellezza.

Per quanto attiene alla nostra ferrovia chiamata Roma Nord, le prospettive future sono nere, si corre verso la chiusura di un percorso che potrebbe richiamare fiumi di turisti. Una sinergia con la riattivazione della ferrovia Orte Capranica Civitavecchia, la Circumcimina, consentirebbero di ridurre enormemente l’inquinamento atmosferico con conseguente sviluppo di una economia oramai asfittica. Castelli, ville, centri storici, monumenti, che vanno dall’età della pietra ai giorni nostri, la realizzazione di piste ciclabli, favolosi percorsi di trekking già esistenti, agriturismi, punti ecogastronomici, una fiorente attività agricola, un sole stupendo per la maggior parte dell’anno, sono l’oro nascosto della Tuscia che stupidamente non viene sfruttato.

Come avviene in Alto Adige, ci auguriamo che la politica a favore del trasporto su rotaia si vada sempre più diffondendo.