La ferrovia Roma nord

-Home page

-Articoli

14-La citta' misteriosa

-Video 

-Archivio fotografico

-Bibliografia

-Link

-Autore

-Indice alfabetico

-Contatti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La stazione di Sant'Oreste

La città misteriosa nelle viscere del Monte Soratte

 Gianfranco Lelmi

Parlare della ferrovia Roma nord e dimenticare il Monte Soratte, è imperdonabile. Questa montagna di 691 metri, domina gran parte della pianura che degrada verso Roma. Benché di altezza limitata, questo scoglio posto tra la campagna romana e l’Appennino, assume a volte un aspetto maestoso, importante, tanto da sembrare più elevato di quello che realmente é. Dalla ferrovia, mentre ti avvicini a Sant’Oreste, la scorgi sempre più imponente. Questa bella montagna, nel 1943 fu scelta quale sede del comando germanico che si ritirava da Frascati. Il Feldmaresciallo Kesserling in persona era venuto ad ispezionare le gallerie, era stato deciso che questo complesso sotterraneo, scavato nel 1937, avrebbe accolto il Comando tedesco con alloggi, materiali, uffici, strutture difensive. Costruito per ospitare la fabbrica Breda,aveva manufatti anche all’esterno come lavanderie, uffici, magazzini. La palazzina che ospitava il comandante Kesserling, arredata con sfarzo, era collegata direttamente alle gallerie con un passaggio sotterraneo, per evitare il pericolo di attacchi aerei. Una potente radio rice-trasmittente, alloggi per militari, uffici, locali adibiti a prigioni, un’enorme magazzino  viveri ben provvisto, un ricovero per armi e munizioni, un cinema teatro con la disponibilità di 500 posti, un bar ben fornito, erano ubicati nella galleria nr. 1 (lunga 1 chilometro) ed in altri sotterranei, muniti di aria condizionata e riscaldamento. Nel 1944 un pesante bombardamento alleato, stanò le truppe del Generale Kesserling e le viscere del Soratte presero fuoco. Negli anni 50 furono affidate al Corpo Granatieri di Sardegna che le utilizzava  come deposito munizioni. Successivamente furono effettuato altri  scavi per trasformare la struttura  in rifugio antiatomico. Finalmente in epoca recente, il Ministero della Difesa ha deciso di riconsegnare il territorio al Comune di Sant’Oreste.