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FERMATA IPPODROMO TOR DI QUINTO

di Gianfranco Lelmi

 

Ai primi del 900, viale Tor di Quinto (viale del Lazio) era una larga e comoda strada campestre, ovviamente non asfaltata.

Per raggiungere facilmente il nuovo Ippodromo di Tor di Quinto, il Re fece sistemare il viale che portava dritto, da Ponte Milvio, alla “moderna” struttura realizzata per manifestazioni o parate di carattere militare, per competizioni di carattere ippico.

Raggiunto l’ippodromo militare la strada effettuava una grossa curva, poco distante venne realizzata una casa cantoniera per permettere alla Filo Ferro Tramvia Roma Civita Castellana, di effettuare la fermata chiamata Ippodromo.

In data 20 maggio 1905, Ettore Angelelli, in qualità di direttore della tramvia, indirizzava una lettera “all’ Eccellentissimo Signor Sindaco di Roma” per chiedere l’autorizzazione a costruire tale fabbricato.

Veniva evidenziato che per secondare il desiderio del Ministero della Guerra, per trasportare gli Ufficiali della scuola di equitazione di Tor di Quinto, era stato ceduto espressamente il terreno del Genio Militare a questa Società.

Nella lettera si passa a spiegare la composizione dei locali. Il vano inferiore sarà composto da una sala d’aspetto e distribuzione biglietti, Il vano superiore, sarà adibito a residenza del guardiano. Continuava la lettera, l’area interessata sarà di 30 mq., con “pavimento del vano inferiore sopraelevato a vespaio sul piano del terreno per un’altezza di m. 0,75”, una scala esterna collegherà i due vani.

Si evidenziava inoltre che “anche la via Campestre che fronteggia il piccolo fabbricato è di proprietà pure del Genio Militare”.    

Una nota sotto il disegno spiegava che il cesso “trovasi staccato, il cantoniere non vi abita. L’altezza netta del piano terreno 1° piano è di metri tre”. Questa rettifica del 14 giugno del 1905, posta sotto il disegno, portava la dicitura che nulla osta per la parte sanitaria.

Il 10 luglio dl1905 veniva rilasciata la relativa licenza, con invio all’Ispettorato Edilizio per gli atti ulteriori.

L’Ispettorato Edilizio dava il benestare “purché l’altezza libera dei due ambienti non sia minore di metri tre”.

Giuseppe Alvarez de Castro in bicicletta per via Tor di Quinto e la Torre di Quinto (7 luglio 1901)

La stazione Ippodromo oggi, anno 2018

L’ippodromo militare oggi (anno 2018)

 

 

Riferimenti:

Archivio Storico Capitolino

Fondo I.E.

Ippodromo Tor di Quinto

Prot. 1053

Anno 1905