La ferrovia Roma nord

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346-Scalo di Piazza d'Armi - Barriera Angelica

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Scalo di Piazza d’Armi

Barriera Angelica  (nr. 346 2023.01-30)

di Gianfranco Lelmi

 

                      

 

 Rimessa vetture, abitazione Capo reparto viale Mazzini, via Sabotino

 

L’Archivio Storico Capitolino, conserva una serie di documenti di inestimabile valore. Non è facile trovare notizie dello scalo di Piazza d’Armi. Su internet viene

riferito che Piazza d’Armi era un vasto quadrilatero pianeggiante, ricompreso tra viale Carso, viale delle Milizie e Lungotevere delle Armi con un perimetro di

3.884 metri, utilizzato per le esercitazioni militari e dagli sportivi. La Barriera Angelica concerneva viale dei Bastioni di Michelangelo, piazza Risorgimento, via di

Porta Angelica ed era attraversata dai pellegrini che provenivano in città dalla Cassia e/o dalla via Flaminia. Sotto la denominazione V.le Mazzini, anno 1925,

protocollo 16862 è possibile consultare una serie di documenti concernenti la Società Anonima delle tramvie e ferrovie Roma Nord fino a giungere alla Società

Romana per le ferrovie del Nord che ci permettono in parte di ricostruire la storia di questa fantastica ferrovia.

Il 24 luglio 1919 il Ministero dei lavori Pubblici approvava il progetto di trasformazione in ferrovia, l’esistente tramvia Roma Civita Castellana con relativa

stazione in Piazza d’Armi.

Il 3 dicembre 1924 la Società Romana per le Ferrovie del Nord indirizzava richiesta al Commissario del Comune di Roma per l’approvazione della costruzione si

stazione in Piazza d’Armi.

Il 19 luglio 1924, il Segretario Generale del Comune di Roma, dot. Alberto Mancini, l’Onorevole Sig. Gr. Uff. Cremonesi Filippo, rappresentante del Comune di

Roma, il Sig. Palombi Comm. Rag. Giovanni in nome e rappresentanza della Società Romana per le Ferrovie del Nord (costituita con atto di Castellini Paolo il 27

luglio 1921 in sostituzione della già Società Anonima delle Tramvie e ferrovie Roma Nord con decisione nr. 181 del 28 gennaio 1918 fu autorizzata la vendita

alla Società Anonima Tramvie e Ferrovie Roma Nord, la vendita dell’intero isolato di terreno sito in Roma nell’ex Piazza d’Armi compreso tra il Viale Angelico

e il Viale Mazzini, il prolungamento della Via Settembrini ed altre strade di Piano Regolatore della superficie mq. 13.052,70 ai prezzi unitari di lire quattordici

il metro quadrato per una parte e di lire nove e centesimi cinquanta per la restante) si accordavano, in base all’art, 1 che quanto espresso nella parentesi,

figurasse nell’accordo.

All’art. 2 viene riportato che il Comune di Roma vende alla Società Romana per le Ferrovie del Nord quanto indicato in precedenza.

Al punto 3 e punto 4 si parla di modalità di pagamento.

Al punto 5 si evidenzia che la stazione doveva essere adibita tanto al servizio merci, quanto a quello viaggiatori. Vengono forniti dettagli sulla costruzione pena la

risoluzione del contratto per inosservanza del patto.

Al punto 6 la Società acquirente dovrà continuare a mantenere l’attuale deposito di Tor di Quinto in piena attività per il servizio urbano fino al 31 dicembre 1925.

All’art. 7, all’art. 8 si rammenta che l’area venduta era di proprietà del Comune. All’art. 9 si parla di ritrovamenti durante gli scavi che diventeranno di proprietà

del  Comune. L’art. nr.10 e nr. 11concerne procedure di registrazione e carico delle spese di registrazione.

Con deliberazione consigliare n. 526 del 25 luglio 1919 a rettifica delle qui indicate deliberazioni in seguito al nuovo progetto della Società Roma Nord per

l’impianto di una grande stazione ferroviaria, venne autorizzata la vendita alla Società Roma Nord del suddetto isolato al prezzo unitario di lire dieci al metro

quadrato.

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Il 20 gennaio 1925 la concessione edilizia municipale veniva approvata dalla Commissione Edilizia

In data 20 marzo 1925 la commissione edilizia approvava la costruzione a condizione che la copertura sia a tetto, che i cessi siano ad uso pubblico mediante

apertura di un vano di porta esterno.

Il 25 aprile 1925 la Società Romana per le Ferrovie del Nord indirizzava lettera al Commissario del Comune di Roma sollecitando l’approvazione del progetto

concernente il magazzino merci, rimessa vetture, abitazione Capo Deposito, dormitorio per il personale e locale viaggiatori.

Il 19 maggio del 1925 una lettera del Regio Commissario, diretta alla Società Romana Ferrovie del Nord comunicava la sospensione della licenza per la rimessa

vetture e abitazione del capo Deposito in viale Mazzini, affinché il progetto rispondesse maggiormente al decoro della località, richiedendo il contratto di vendita

dell’Area Comunale.

            

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In data 9 giugno 1925, la Società Romana per le Ferrovie del Nord indirizzava una lettera all’Ispettorato Edilizio del Comune di Roma V Ripartizione

ripresentando il progetto della rimessa locomotori con attigua abitazione del personale, da costruirsi angolo via Sabotino via Montesanto. Tale manufatto doveva

essere realizzato nel terreno venduto dal Comune di Roma per lo scalo di Piazza d’Armi della nuova Ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo.

Nella lettera veniva spiegato che nel progetto venivano introdotte alcune modificazioni per migliorare l’aspetto esterno della facciata, conservando il “carattere”

che l’edificio deve avere. Nella lettera veniva rammentato all’Ispettorato Edilizio che eventuali pareri diretti a favorire la costruzione di case di abitazione era

perentoriamente vietato dall’art. 5 del contratto di vendita, sotto pena di risoluzione ipso jure del contratto stesso.

Ogni qualsiasi altro fabbricato non necessario allo scalo ferroviario, veniva escluso. Veniva inoltre rammentato che lo stile architettonico del progetto era in perfetta

armonia con il fabbricato viaggiatori “attualmente” in costruzione lato viale Angelico. La lettera concludeva dicendo che la Società Romana per le Ferrovie del

Nord era fiduciosa della approvazione del progetto.

Il 14 luglio 1925 dal verbale delle Deliberazioni del Regio Commissario si può leggere che in base ai progetti presentati alla Commissione Edilizia e da essa

approvata, viene rilasciata licenza alla Società Romana Ferrovie del Nord per un fabbricato al Viale Mazzini a condizione che la distribuzione dell’acqua dovrà

essere conforme all’art.122 del R.I. e si dovrà esibire il verbale del P.R.

Il 27 aprile 1929 la Società Romana Ferrovie del Nord con direzione in Corso Vittorio Emanuele nr. 51 all’ufficio daziario del Comune di Roma presentava scheda

di denunzia per la costruzione di edifizi in tutto o in parte nuovi e notevoli rifacimenti o riadattamenti di edifici già esistenti. Cioè si dichiarava l’intenzione di voler

costruire fabbricato per nuovo magazzino merci in viale Angelico fra viale Mazzini e via Sabotino (larghezza m. 6, lunghezza m. 39, altezza m. 5,40, totale mc. circa

1803.

Il 18 settembre 1929 la Società Romana Ferrovie del Nord ritirava la licenza di costruzione.

 

 

 

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Archivio Storico Capitolino

I.E. viale Mazzini, prot. 16862, anno 1925, disegni 6