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MAGLIANO ROMANO

Una battaglia invisibile

 

di Gianfranco Lelmi

 

 

Lungo i binari della Ferrovia Roma Nord, esiste un mondo che combatte silenziosamente battaglie sacrosante che mirano a tutelare la salute ed il benessere della collettività che qualcuno, senza remore mette a repentaglio.

A Saxa Rubra novemila metri quadri in totale abbandono, destinati a parcheggio di scambio, diventeranno area di trasbordo per i rifiuti, cioè sito di smistamento rifiuti, creando problematiche ai quattromila utenti dei mezzi pubblici Cotral, Atac, Ferrovia Roma Nord, e di conseguenza studi Rai, Istituto Tecnico, attività commerciali della zona. Per non parlare della già congestionata viabilità della via Flaminia. E’ nato per questo motivo il Comitato Cittadini di Saxa Rubra.

Se a Saxa Rubra si “combatte” per impedire che venga creata un’area di trasbordo rifiuti, occupando l’area che ospitava il Gran Teatro. Qualcosa di più grave si paventa a Magliano Romano.

A Magliano Romano, un gruppo di persone “eroiche”, sta effettuando una battaglia incredibile, senza mezzi, senza risorse, per impedire che venga creata una discarica di materiali pericolosi in una zona rurale della campagna romana ancora integra.

E’ l’Associazione Ecologica Monti Sabatini che sta lottando per impedire che eventuali autorizzazioni aumentino i tipi di rifiuti dannosi che potrebbero essere stoccati nella discarica di Monte della Grandine nel comune di Magliano Romano.   

Ben sette ricorsi sono stati inoltrati al TAR, vinti da Comitati, dall’Associazione Ecologica Monti Sabatini e da cittadini, la prospettiva è che ulteriori battaglie legali possano aver luogo.

Quando si passa con il treno della Ferrovia Roma Nord, si scorge una tenda posta lateralmente nelle vicinanze di una strada di grande viabilità, in prossimità della via Flaminia, è il simbolo di questa lotta senza fine. Fino a poco tempo fa erano due questi gazebi, poi le spese hanno posto un freno a questa iniziativa. Difatti l'Associazione Ecologica Monti Sabatini per mantenere aperto il presidio paga regolarmente la tassa sull'occupazione del suolo pubblico al Comune di Morlupo. I cittadini oltre a sostenere di tasca propria le spese per mantenere questa strttura, conducono con coraggio e sacrificio la propria lotta, il loro motto è: “Finché il cuore batte, il presidio combatte”

Giorno e notte gli abitanti della zona, abitano in questa struttura per impedire che eventuali autoarticolati si dirigano verso la discarica di Monte della Grandine. La Regione Lazio contro ogni regola, continua a rilasciare, come riportano, autorizzazioni per lo stoccaggio di rifiuti alla Società IDEA4.

Gli abitanti esulcerati, non vogliono che rifiuti pericolosi finiscano nella discarica, qui, dicono i manifestanti, si mette in pericolo l’ambiente e la salute pubblica. La vicinanza del centro abitato, la presenza di una falda acquifera, la prossimità dei Parchi Regionali della Valle del Treja e di Veio, del fosso Cerreto, debbono far riflettere.

Non si vuole che 115 rifiuti differenti vengano stoccati in questa discarica. Fanghi delle acque reflue industriali, prodotti di fonderia, quindi solfati, fluoruri, mercurio, cloruri, zinco, selenio, antimonio ecc. non si desidera, proseguono i manifestanti, che prodotti altamente cancerogeni, si trovino vicino alle nostre case.

Di tutto questo, eccepiscono, ne risentirà il turismo, l’agricoltura e l’economia.

In questa discarica di 904 metri cubi risulta che nel 2011 il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente ha imputato al Comune di Magliano, di “aver rilasciato le autorizzazioni suddette, viziate da evidenti incongruenze relative alla quantità ed alla tipologia di codici CER autorizzati”.  

Finalmente qualcosa comincia a muoversi. In data 20 maggio 2019 un provvedimento urgente della Città Metropolitana, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini allocati nelle vicinanze della discarica di Magliano Romano, impegna la Città Metropolitana sollecitando la Polizia Metropolitana di Roma Capitale ad effettuare controlli in materia ambientale, a verificare “la legittimità dell’agire della Società che attualmente gestisce la discarica”. Una interrogazione parlamentare presentata alla Camera, una mozione presentata in Consiglio Regionale, i vari ricorsi al TAR, sono frutto di battaglie di “valorosi cittadini” alla risoluzione di problemi che potrebbero colpire e coinvolgere chiunque. Meritano tutto il sostegno di una società che spesso si rivela egoista e disinteressata.