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358-La galleria di Soriano al Cimino e le conseguenze dei lavori per lo scoppio di mine (18.03.1912 - Danni al "suolo ed al soprasuolo"

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La galleria di Soriano al Cimino e le conseguenze dei lavori per lo scoppio delle mine (18.03.1912)

Danni al "suolo ed al soprasuolo"

 

di Gianfranco Lelmi

 

Le parti coinvolte nella diatriba legale, a seguito dell’uso di mine, durante i lavori per la costruzione della galleria di Soriano al Cimino, furono la Società Anonima delle Tramvie e Ferrovie Elettriche Roma Civita Castellana Viterbo ed i signori Panfili Pietro, Antonio e Vincenzo fu Giovanni Battista.

A seguito dei lavori per la costruzione delle Ferrovia Civita Castellana Viterbo, i menzionati signori Panfili, proprietari di terreno in contrada Concia, avendo subito danni nel “suolo e nel soprasuolo” con conseguente interruzione di coltura, privazione perpetua dell’acqua per l’irrigazione, a seguito di accordi, dichiaravano di rinunziare a tutti i diritti che avevano sulla suddetta dotazione.

Quindi l’interruzione di cultura, l’impossibilità di pascolo primaverile ed invernale per tre anni, la perdita dell’acqua d’irrigazione, la perdita di prodotti per tre anni su mq. 300 di orto, il deterioramento di un castagno, davano luogo ad una indennità complessiva di Lire 104,60, somma della quale i proprietari rilasciavano completa e finale quietanza.

La Società Anonima delle Tramvie e Ferrovie Elettriche Roma Civita Castellana, si obbligava a costruire lungo il fronte del terreno che dà sulla strada della Madonna del Piano, una staccionata che doveva “sostituire l’antica recinzione distrutta in seguito ai lavori”. La Società Anonima veniva “rilevata” da ogni pretesa o molestia derivante da eventuali usufruttuari, affittuari, ecc.

 

 

 

Si ringrazia l’Archivio Storico di ATAC,

in particolare la Dott.ssa Anita Valentini, la Dott.ssa Chiara Martelli

e la fattiva collaborazione del Dott. Massimiliano Pirandola