La ferrovia Roma nord

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269-Vendita terreno alla Società Anonima Tramvie e Ferrovie Roma Nord

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Viale Angelico

Vendita terreno alla Società Anonima Tramvie

 

e Ferrovie Roma Nord

 

di Elisabetta Lelmi

 

 

 

DSCN0805 - CopiaNel repertorio nr. 6941 del 19 luglio 1924 (sabato) il Comune di Roma autorizzava la vendita “dell’intero isolato di terreno sito in Roma nell’ex Piazza d’Armi” compreso tra il Viale Angelico e il Viale Mazzini, il prolungamento della via Settembrini ed altre strade stabilite nel Piano Regolatore per una superficie mq. 13.052,70, “ai prezzi unitari di lire quattordici il metro quadrato per una parte e di lire nove centesimi cinquanta per la restante”.

Al rogito erano presenti: il Comm. Dott. Alberto Mancini nella qualità di Segretario Generale del Comune di Roma, l’On.le Sig. Gr. Uff. Filippo Cremonesi di fu Giovanni Battista nella qualità di Commissario del Comune di Roma.  

Per la Società Romana  per le Ferrovie del Nord costituita con atto registrato il 3 agosto 1921  (al nr. 1424 Atti Pubblici) figuravano: il sig. Palombi Comm. Giovanni figlio di fu Filippo, in sostituzione della già Società Anonima delle Tramvie e Ferrovie Roma Nord. 

    

Cantine                                                                                                                      Pian terreno

DSCN0806 - Copia    

Con le seguenti “deliberazioni” del 26 agosto 1914 nr. 99, 23 novembre 1914 n. 131, 28 gennaio 1918 n. 181 fu approvata la vendita alla Società Anonima Tramvie e Ferrovie Roma Nord dell’intero isolato di terreno sito in Roma nell’ex Piazza d’Armi compreso tra Viale Angelico e Viale Mazzini, il prolungamento della via Settembrini ed altre strade “di Piano Regolatore”.  Finalmente il 25 luglio 1919 con “Deliberazione Consigliare” n. 526 venne autorizzata la vendita alla Società del suddetto isolato, al prezzo di lire dieci al metro quadrato. Nonostante il rogito "sembrava concluso", in data 26 marzo 1920 venivano prese in considerazione le osservazioni della Giunta Provinciale Amministrativa. Finalmente la “deliberazione” Consigliare del 25 luglio1919 fu resa “esecutoria” dal Prefetto con visto n.14686 Div. 2^ del 9 maggio successivo. Il 7 maggio del 1920 con decisione nr. 1353 del 7 maggio 1920 si approvò il tutto.

Planimetria generale 

Pronti gli atti, la Società, essendo in via di trasformazione, chiese che la vendita del terreno fosse fatta a nome della Società Romana per le Ferrovie per il Nord. Il 25 luglio del 1919 venne autorizzata la vendita, permanendo le stesse ragioni di pubblico interesse. Purtroppo l’Autorità Tutoria, ritenendo inadeguato il prezzo, di lire 10, dopo lunghe trattative, lo elevò a lire 20 al mq.

Quindi il legale rappresentante della Società Romana della Ferrovia del Nord, Sig. Comm. Rag. Giovanni Palombi acquistava il citato terreno, distinto in catasto alla "mappa 149 con il n. 2764,  meglio indicata in tinta rosa con le lettere G.F.I.M.".

Nella tesoreria Comunale veniva versata la somma di lire 261.054, come da ricevuta n. 636 del 18 luglio; la terza parte del prezzo era di lire 87.018.

Per la rimanente parte del prezzo di compravendita, il sig. Comm. Rag. Palombi si obbligava a pagare il Comune di Roma in due rate uguali, ciascuna di lire 87.018. La prima entro sei mesi, l’altra entro dieci mesi, gli interessi venivano calcolati nella misura del 4%. A garanzia delle rate veniva iscritta ipoteca legale sul terreno a favore del Comune.

Il vincolo per le Ferrovie del Nord era di costruire entro il termine di anni quattro, una stazione da adibirsi tanto al servizio merci, quanto a quello viaggiatori.  Pertanto lo scalo doveva comprendere magazzini e relativi depositi, riparazione del materiale mobile. Veniva stabilito che l’area doveva essere circondata da muro di cinta ed una cancellata, vincolando l’acquirente a costruire i fabbricati con carattere decoroso nell’interesse e l’importanza del Quartiere. L’amministrazione Comunale si riservava di apportare modifiche al progetto, vincolando l’acquirente al rispetto delle condizioni di vendita, previo ipso jure risoluzione del contratto. La Società Anonima Tramvie e Ferrovie Roma Nord (sede sociale: Corso Vittorio Emanule n. 51) si impegnava a mantenere l’esistente deposito di Tor di Quinto in piena attività per il servizio urbano, fino al 31 dicembre 1925, “data del riscatto di esso”. Il Comune si esimeva da ogni responsabilità concernente la natura del sottosuolo, come l’eventuale presenza di acque, garantendo l’acquirente da ogni evizione a forma di legge (1).

In un successivo documento del 25 aprile 1925, della Società Romana per le Ferrovie del Nord, diretto all’On.le Commissario del Comune di Roma, "si parla" del progetto di trasformazione in ferrovia dell’esistente Tramvia Roma – Civita Castellana. Progetto approvato dal Ministero dei LL.PP. in data 24 luglio 1919. Si voleva in particolare implementare l’esistente elaborato, con la costruzione di magazzino merci (viale Angelico fra viale Mazzini e via Sabotino, larghezza m. 6, lunghezza m. 39, altezza m. 5,40), rimessa vetture, abitazione Capo Deposito, dormitorio per il personale viaggiante (viale Angelico fra viale Mazzini e via Sabotino, larghezza m. 16,40, lunghezza m. 72.45, altezza m. 12,35).

Il 14 luglio del 1925 la Commissione Edilizia, il regio Commissario deliberava il rilascio della licenza per un fabbricato a viale Mazzini, a condizione che "la distribuzione dell’acqua sia conforme all’art. 122 del R.I.". La licenza di costruzione veniva ritirata  il 18 settembre 1925.  

 

 

 

Personaggi:

Regio Commissario                                                                          Filippo Cremonesi

Soc. Anonima Tramvie e Ferrovie R.N. Dir. Soc.                               Giovanni Palombi           

Segretario Generale Comune di Roma                                                Alberto Mancini                             

Prefetto                                                                                            Zoccoletti

Regio Notaio                                                                                    Francesco Stame             piazza di Pietra 26

 

 

 

 

(1)   Tale terreno era pervenuto al Comune di Roma, in virtù della convenzione con il Governo, in data 5 marzo 1907, approvata con legge a luglio dello stesso anno (n. 502.)

 

Si ringrazia l’Archivio Storico Capitolino e Toponomastica, la Dott.ssa Senofonte e tutto il personale per la gentile collaborazione.

Fonte:

Archivio Storico Capitolino          viale Barriera Angelica p 43389 a 1924  cat. 8/2   disegno 1