La ferrovia Roma nord

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Succede anche questo

di Gianfranco Lelmi

In questa grande, piccola ferrovia, che si differenzia da qualsiasi altra ferrovia, la vita trascorre lenta, silenziosa, implacabile. Soliti pendolari al mattino, alla sera; il nuovo personale composto per la maggior parte da giovani che lentamente sostituiscono gli anziani, rappresenta l’avvenire pieno di speranza e di un domani migliore.

Eppure proprio a Civita Castellana “questo  avvenire” pieno di speranza, “ci ha tradito”.

Francesca Romana Di Gristina, a soli 36 anni ci ha lasciato, un malore l’ha colpita nel pomeriggio del 15 aprile 2015. Nata nel 1979  lavorava all’ATAC,  presso la stazione di Civita Castellana, in qualità di manovratore. E’ inutile dire lo sgomento di parenti, colleghi, amici.

Perché riportare questa notizia, per molti priva di valore? Questa ferrovia regionale ha un’amina, un cuore che pulsa. Il cuore sono i suoi ferrovieri che silenziosamente fanno camminare i treni e continuano in silenzio a sopportare ogni tipo di disagio, soprattutto le difficoltà che derivano da un comportamento omissivo da parte della Regione che li ha completamente dimenticati.