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264-Storie di guerra - Vitorchiano lungo la Ferrovia nel 1943

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Il casale agli inizi del 900

 

 

 

Storie di guerra

Vitorchiano, lungo la Ferrovia nel 1943

di Gianfranco Lelmi

 

Prima che iniziasse la grande ritirata dell’armata tedesca nei pressi di Viterbo, la vita nei casali posti lungo la Ferrovia era estremamente movimentata. Anche quelli più sperduti, posti lungo il percorso del treno, venivano presi di mira dalle truppe germaniche per trovare un riparo sicuro dai continui attacchi aerei.

Nei pressi di Vitorchiano, tutt’ora esiste un casale sperduto in mezzo alla campagna, ove pare vi avesse soggiornato anche Santa Rosa. L’aspetto è quello di una fortezza, con mura molto spesse.

Le prime avvisaglie si ebbero quando una sparuta avanguardia in perlustrazione nelle campagne dell’alto viterbese si avvicinò al casale. Una breve sosta, poi l’auto ripartì in fretta. I contadini capirono immediatamente lo scopo della visita, senz’altro ve ne sarebbe stata un’altra ben più importante.

Immediatamente fu raccolto dello sterco dalle vicine stalle e fu sparso all’interno della grande casa in tutte le stanze

Difatti qualche giorno dopo si avvicinarono lentamente alcuni mezzi militari, senza alcun permesso alcuni graduati entrarono nell’immobile e cominciarono ad ispezionarlo. Constatato l’odore nauseabondo, si ritirarono in fretta e rinunciarono ai loro progetti di occupazione.

Altro episodio che ha dell’incredibile, niente meno un carro armato si avvicinò al casale. Il rombo era assordate, interrompeva violentemente il silenzio della campagna. All’udire del frastuono, le donne presenti nell’ abitazione si nascosero, quando i giovani militari entrarono nella casa, si precipitarono da un'altra uscita per scomparire nel mezzo. Rimasero il tempo necessario, finché l’improvvisa visita ebbe termine. Sentendo uscire i militari le fuggitive rientrarono nell’abitazione dalla porta da dove erano scappate.

 

 

Il casale visto dall’alto

 

 

07.03,2018