di Elisabetta Lelmi

Il 9 giugno 1925 all’Ispettorato Edilizio, V Ripartizione di Roma, la società Romana per le Ferrovie del Nord ripresentava il progetto della rimessa locomotori con attigua abitazione del personale da costruire all’angolo della via Sabotino e Montesanto nel terreno che era stato acquistato dal Comune di Roma per lo scalo di Piazza d’Armi della nuova Ferrovia Roma Civita Castellana.

Si faceva presente che erano state introdotte alcune modificazioni per migliorare l’aspetto esterno della facciata, pur conservando il carattere che l’edificio deve avere.

Benché  l’Ispettorato Edilizio era propenso  in questa località a costruire case di abitazione, trovava netta opposizione da parte della Società Romana per le Ferrovie del Nord che menzionava l’art. 5 del contratto di vendita che escludeva sotto pena di risoluzione ipso Jure del contratto, poiché qualsiasi fabbricato doveva concernere installazioni necessarie per lo scalo ferroviario.

Proseguiva il documento: “Lo stile architettonico del progetto che si ripresenta è in perfetta armonia con quello del già approvato fabbricato viaggiatori attualmente in costruzione sullo stesso terreno”.

La Società scrivente affermava di essere fiduciosa che il progetto sarebbe stato esaminato benevolmente e di conseguenza approvato.

Si ringrazia l’Archivio Storico Capitolino e Toponomastica, la Dott.ssa Senofonte e tutto il personale per la gentile collaborazione.

Fonte: Archivio Storico Capitolino           viale Mazzini  p 16862  a 1925   cat. 852  disegni 6