La ferrovia Roma nord

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Il ponte sul fiume Treia, dopo i lavori dell’agosto 2016 “foto Lelmi”

 

Il ponte sul fiume Treia

 

di Gianfranco Lelmi

 

 

 

Il ponte sul Fiume Treia ha sempre avuto una vita difficile. Quando esisteva la tramvia, negli anni venti, come ci racconta Arnaldo Ricci nel suo articolo “Storia della Ferrovia Roma Nord”, il tram attraversava il Treia, salendo la strada che porta da Castel Sant’Elia a Civita Castellana. Una piena imponente, nel 1924 travolse detto ponte che crollando produsse un boato talmente forte che fu udito anche dagli abitanti di Civita Castellana. Ovviamente la linea rimase interrotta e per ovviare all’incidente, in poco tempo fu costruito un ponte in legno che permise di riattivare il servizio passeggeri e merci. Detto ponte venne utilizzato fino al 1932, cioè fino alla fine del servizio della tramvia.

 

I resti del ponte della tramvia distrutto dalla piena sono ancora oggi visibili nella valle.

I resti del ponte della tramvia sul fiume Treia (anno 2105)

 

Come riporta l’ing. Angelo Curci nella sua pubblicazione: “Il treno della Tuscia”, il ponte sul Treia, durante gli eventi bellici, a maggio del 1944 fu distrutto dagli americani, dopo ben 24 bombardamenti andati a vuoto.

Li transitava la ferrovia Roma Nord che rimase interrotta, gli alleati volevano arrestare ad ogni costo la lenta ritirata dei tedeschi che veniva effettuata attraverso la via Nepesina e la via Flaminia.

La struttura in legnò sostituì efficacemente il crollato ponte in muratura del 1924 ( foto tratta dal libro “Il treno della Tuscia” dell’Ing. Angelo Curci)

 

In particolare si vuole ricordare i bombardamenti estremamente violenti effettuati dagli alleati dal 17 gennaio al 7 giugno del 1944 che provocarono ingenti danni sia al ponte sul Treia che al vicino ponte sul Tevere. La Ferrovia Roma Nord, a causa della mancanza di carburanti e di conseguenza dei trasporti automobilistici, aveva assunto un ruolo prioritario negli spostamenti a nord di Roma.

Foto tratta dal libro: “ Il treno della Tuscia” dell’ing. Angelo Curci: “lo scalzamento delle fondazioni….”

 

Come ci racconta l’Ing. Angelo Curci, “il ponte sul fiume Treia riportò lo scalzamento delle fondazione e della struttura della 1° pila lato Roma, lesione all’attacco tra le travi e la pila stessa, demolizione della spalla e della traversa verso Viterbo”. I passeggeri giunti al ponte sul fiume Treia venivano trasbordati per consentire il regolare funzionamento della linea. Il 10 ottobre del 1944 la circolazione dei treni riprese regolarmente alla velocità di 6 km orari, poi dopo una costruzione provvisoria in legno e ferro, si passò alla ricostruzione in muratura e cemento armato.

Poi dal 1999 al 2000 fu elaborato il progetto per il risanamento della struttura, l’esecuzione dei lavori era prevista tra il 2002 e il 2003. Tali lavori erano programmati per l’adeguamento, il risanamento ed il consolidamento del ponte sul fiume Treia con ricostruzione della pila lato Roma (danneggiata da eventi bellici). Il progetto generale era stato elaborato Metrpolitana di Roma. S.p.A  (km. 51+295 nel comune di Civita Castellana della Ferrovia Roma Civita Castellana Viterbo).

 

  

I lavori di restauro nell’agosto 2016

Finalmente da lunedì 18 luglio fino a domenica 4 settembre 2016 entrava in vigore un orario estivo speciale “riprogrammato” per lavori straordinari del viadotto sul fiume Treia e del viadotto di Civita Castellana, pertanto la tratta extra-urbana della ferrovia veniva interrotta tra Sant’Oreste e Catalano con l’utilizzo di bus sostitutivi. Nei giorni festivi l’impiego di questi mezzi veniva esteso alla tratta ricompresa tra Catalano e Castelnuovo di Porto. Immediata la protesta del Comitato Pendolari che esprimeva dubbi e perplessità.

Per i citati lavori di consolidamento di detto ponte, in data 15.12.2016 venivano spesi euro 396.682,13. Finalmente si spera che per diversi anni l’attraversamento del fiume Treia e della sottostante strada statale non creerà problemi.