La ferrovia Roma nord

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198-L'incontro con il dott. Gianluca Angelelli Sindaco di Civita Castellana

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https://encrypted-tbn1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcS-KeqWrME81J47l2NzKXMpm4DP4uQMFsvXsnIkMGUNobJC-PiSXw            DSCN1602 - Copia

 

 

L’incontro con il Dott. Gianluca Angelelli, Sindaco di Civita Castellana

di Gianfranco Lelmi

 

 

Gentilmente il Dott. Gianluca Angelelli, Sindaco di Civita Castellana, si è prestato a fornire delucidazioni su quanto sta avvenendo

sulla Ferrovia Roma Nord.

Alla domanda di cosa aveva fatto in merito al cambiamento di orario del 14 settembre 2015 che praticamente ha spostato la stazione

di Civita  Castellana a Catalano, spiegava di aver inviato un mare di lettere di protesta a vari organismi, al momento, aggiungeva, nulla

è cambiato. Inoltre spiegava, giorni fa è avvenuto un’ incontro con il dott. Michele Civita, Assessore alle Politiche del

territorio e della Mobilità della Regione Lazio insieme ad il  rappresentante della Ferrovia Roma Nord, dott.

Giovanni Battista Nicastro, direttore di esercizio di Metro Ferrovie di Atac.  Da quanto recepito dal Dott. Angelelli, il

motivo dello spostamento della stazione di Civita a Catalano è causato dal fatto che gli utenti della ferrovia a Civita

Castellana sono solo sei, mentre quelli che partono da Catalano sono  nove. Inoltre lo spostamento dei treni a Catalano

ha determinato un risparmio d blocco traffico di 30 minuti, poiché le sbarre del passaggio a livello posto nelle vicinanze

della stazione, restano aperte più tempo.

Inoltre veniva fatto notare che il personale di macchina, con questa variazione non deve sopportare lo spostamento dalla

motrice alla rimorchiata pilota.

Pronta la replica dei pendolari. Innanzi tutto non è vero che si può controllare il numero degli utenti della ferrovia, poiché

si viaggia gratis e non si sa il numero dei biglietti venduti. Inoltre come affermano dei vecchi utenti della ferrovia fino a

poco tempo fa, prima dei continui sconvolgimenti degli orari, dalla stazione di Civita Castellana verso Roma si potevano

contare 150 persone, mentre verso Viterbo se ne potevano contare circa 100. Addirittura negli anni 80, gli utenti del treno

da Civita Castellana a Roma erano qualche migliaio.   Alle ore 6,30 del mattino, verso Roma partivano tantissime

persone, poi la Regione Lazio ha autorizzato il COTRAL ad effettuare giornalmente 28 corse, trasformando la Flaminia

in una camera a gas e l’arrivo a Roma (Saxa Rubra) una sorta di “viaggio della speranza” con tempi nettamente superiori

al treno. Alla Ferrovia, nella tratta CIvita Castellana Roma (piazzale Flaminio), sono rimaste solo 9 corse dirette, mentre

fino a Montebello si contano 8 corse, più 3 corse fino a Montebello effettuate con bus. Ecco spiegato lo scarso utilizzo

della ferrovia. Non è certo il passaggio a livello che crea problemi al traffico, 30 minuti di blocco in una giornata sono

niente, rispetto ai vantaggi che apporta la ferrovia. Praticamente ad ogni passaggio di treno, il traffico rimane bloccato

solo 2 minuti.  Anzi il dover ricoverare i treni a Civita Castellana, con la nuova modifica, obbliga ad abbassare

ulteriormente le sbarre del passaggio a livello”.Con l’ orario attuale, chi proviene da Viterbo ed è diretto a Civita

Castellana deve scendere a Catalano sottoponendosi a  due alternative: attendere sotto il sole o la pioggia un altro treno

con tempi che oscillano da pochi minuti a qualche ora, oppure andare a piedi per circa un chilometro e mezzo. In merito

allo spostamento del personale di macchina, dalla motrice alla rimorchiata pilota, non è certo un percorso di trenta metri

che mette in difficoltà il capotreno ed il macchinista.

 

03.03.2016