La ferrovia Roma nord

-Home page

-Articoli

120-Il miracolo di Santa Lucia

-Video 

-Orari

-Archivio fotografico

-Bibliografia

-Link

-Autore

-Indice alfabetico

-Contatti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/t1/q71/s720x720/1619287_10203075926999989_616632960_n.jpg                  https://scontent-b-fra.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/t1/q71/s720x720/1604755_10203075927199994_1203535957_n.jpg

Il masso caduto sui binari (foto Comitato Pendolari FRN)

 

Il miracolo di Santa Lucia

di Gianfranco Lelmi

Ecco cosa appariva il giorno 03.02.2014 su Face Book al seguente indirizzo: https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/t1/q71/s720x720/1619287_10203075926999989_616632960_n.jpg”. Un’enorme sasso caduto sui binari della Ferrovia Roma Nord, nelle immediate vicinanze della stazione di Santa Lucia. Sembra che il macigno, pesante circa 50 chili, sia rotolato, cadendo dalla adiacente parete, sulla strada ferrata. Benché in curva e nelle vicinanze vi sia il passaggio a livello incustodito, il macchinista del treno 405, partito il giorno 31.02.2014 alle ore 09,00 da Viterbo con arrivo previsto a Vignanello alle ore 09,36 , é riuscito a frenare il convoglio evitando un incidente di proporzioni probabilmente disastrose.

vlcsnap-2014-02-05-00h12m48s160

Santa Lucia

Considerando il peso di un convoglio Alstom che raggiunge e sicuramente supera a pieno carico le circa 150 tonnellate, ritenendo che a causa della pioggia e del fango il binario era scivoloso, ricordando che in quel tratto, benché in curva, il treno è autorizzato a procedere ad andatura sostenuta, la bravura e la prontezza del macchinista e del capo treno sono state eccezionali. Le dimensioni ed il peso del masso lasciano pensare che l’impatto contro il carrello anteriore della motrice avrebbe procurato il deragliamento del mezzo con conseguente urto contro le pareti laterali della trincea che costeggia la ferrovia. L’improvvisa decelerazione avrebbe avuto gravi ripercussioni sul vagone e la semi-pilota a rimorchio.

La trincea di Santa Lucia

Molti sono i tratti della Ferrovia Roma Nord che assomigliano a questo percorso. La salita dal fiume Treja verso Civita Castellana, il tragitto da Civita Castellana a Catalano,  Bagnaia.  Hanno tutti delle pareti di roccia, tufo, terra che andrebbero messe in sicurezza con delle reti. Eppure questo non avviene dal 1932, poiché come sempre viene ripetuto il ritornello: “i soldi non ci sono”.

Zingaretti

Ciò nonostante questa odiata ferrovia serve non solo a Roma ma anche a Viterbo. Questa città, al mattino tra le ore 7 e le ore 9 pullula di traffico, l’aria è irrespirabile, i continui disservizi su questa linea hanno allontanato una potenziale, numerosa clientela. La creazione della Circumcimina (i binari già esistono) avrebbe risolto l’annoso e grave problema dell’inquinamento di Viterbo. Gli abitanti dei paesi vicini avrebbero volentieri abbandonato la macchina per un mezzo più veloce economico e sicuro. Peccato che sui giornali di recente edizione abbiamo dovuto leggere che le retribuzioni dei consiglieri regionali sono passate da 48 mila a 63 mia, con un bonus di circa 15 mila euro, forse per lor signor i soldi ci sono.

05.02.2014

 

PS

I commento dei un lettori su Tusciaweb:

6 febbraio 2014 alle 01:58  - angelo bini commenta:

Fino alla fine del novecento sulla linea ferroviaria Roma-Nord esisteva la figura dei Guardia-Fili. Erano dipendenti che al mattino presto prima del primo treno controllavano ciascuno un tratto di circa dieci Km e segnalavano eventuali anomalie del percorso. Oggi siamo più ricchi, abbiamo razionalizzato e ridotto il famigerato COSTO DEL LAVORO ma non c’è più la sicurezza e l’efficienza di una volta. Curiosità: il lavoro di guardiafili andava in eredità ai figli. Comunisti esclusi.

6 febbraio 2014 alle 08:50 | -Manuele commenta:

Può avere inciso il fatto che un paio d’anni fa hanno letteralmente disboscato i lati della sede ferroviaria spazzando via non solo l’erba ma anche arbusti e alberi? Mi è stato detto da qualcuno che era necessario per evitare incendi d’estate quando qualche scintilla potrebbe appiccare il fuoco alla vegetazione secca, ma in giro per il mondo si vedono tante ferrovie con verde intorno e sono anche più belle da percorrere.