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28-Ferrovia Roma nord: "Freccia Flaminia"

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Elettrotreno a singolo piano Beta2 per Ferrovia Roma-Viterbo "Freccia Flaminia" Riproduzione Firema”

 

 

 

Ferrovia Roma nord “Freccia Flaminia”

 

di Elisabetta Lelmi

 

Dopo  le ultime notizie di questi giorni che l’ATAC intendeva sopprimere ben undici treni, per poi iniziare gradatamente lo smantellamento della linea Roma Civita Castellana Viterbo, qualcosa comincia a cambiare.

Come riportava recentemente una notizia di agenzia, l’assessore ai Trasporti della provincia di Viterbo Franco Simeone si rivolgeva alla Regione per chiarimenti.  Attraverso successivi comunicati stampa si apprendeva che la Regione Lazio non era d’accordo con l’ATAC per sostituire le corse ferroviarie con una serie di autobus navetta nel tratto extra urbano.

L’assessore regionale ai Trasporti Francesco Lollobrigida spiegava che un servizio sostitutivo al treno al momento non poteva essere preso in considerazione, ogni cambiamento all’attuale erogazione del servizio dovrà avere l’approvazione di via della Pisana (la Regione Lazio).

Ben pochi sanno che esiste un documento del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione nel quale risulta un Accordo Quadro di durata biennale tra  Met.Ro. S.p.A e Firema Trasporti S.p.A. stipulato in data 08.06.2007 (registrato in data 26.06.2007 al n° 5141 serie 3),  concernente “la progettazione, costruzione e fornitura fino ad un massimo di 10 Unità di Trazione da adibire a servizio di trasporto pubblico urbano ed extra urbano sulla ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo per il periodo di vigenza dell’accordo stesso”.

Un primo contratto applicativo, nell’ambito dell’Accordo Quadro, “prevede la fornitura di 5 Unità di Trazione (UdT) in configurazione urbana denominate BETA 2-Freccia Flaminia” al prezzo complessivo totale di € 28.194.965,58 oltre l’IVA.

Un secondo contratto applicativo prevede di stipulare un accordo con Firema Trasporti S.p.A. per 2 Unità di Trazione (UdT) in configurazione urbana.

Ogni convoglio è composto da tre vetture (Unità di Trazione – UdT), una  motrice con cabina guida, una rimorchiata intermedia ed una motrice con cabina guida identica alla prima. La versione urbana ed extra urbana differiscono tra loro per il profilo, per alcuni aspetti interni ed il numero di porte di accesso. Nella versione urbana le porte di accesso per fiancata sono quattro, mentre sono due nella versione extra urbana.

Le vetture del convoglio sono separabili e sono accoppiate tramite intercomunicante. La lunghezza del convoglio (accoppiatori compresi) è di mm. 62034, la larghezza è di mm. 2.800, il peso a tara del convoglio è di Kg. 117.300 e può raggiungere a carico Kg. 162.180. Il convoglio può ospitare a sedere 180 persone,  i posti in piedi per convoglio sono 434, numero 2 posti sono riservati ai portatori di handicaps.

Il treno è predisposto per curve di raggio minimo di m. 70, lo scartamento è di mm. 1,435, la velocità massima è di km. h 90, la pendenza massima superabile è del 40 %°.

Il convoglio è interamente percorribile al suo interno, altoparlanti, monitor per la video informazione,  videocamere di sorveglianza, climatizzazione estate inverno completano le vetture.

Per gli esperti è interessante sapere che le motrici sono dotate di equipaggiamento elettrico di trazione e frenatura (elettrodinamica e a recupero) tipo statico ad inverter a GTO a tensione impressa. Chopper a GTO per la sola frenatura reostatica. I motori sono quattro, asincronici trifase su ogni motrice (due per carrello). 

Il materiale in oggetto verrà acquisito alla proprietà della Regione Lazio.

Al deposito di Catalano ci confermano che le prove in assemblaggio di detto materiale sono già iniziate.

Nel documento del Ministero dello Sviluppo Economico è interessante leggere che l’intervento in oggetto si propone di aumentare la capacità di trasporto della linea, migliorando quindi la frequenza, il comfort agli utenti, la sicurezza, la velocità di esercizio. Il fine è di contribuire ad incrementare il trasporto su ferro, in considerazione del fatto che Viterbo è al di sotto della media nazionale e Laziale. Si vuole insomma migliorare le comunicazioni dirette tra Roma centro e l’alto Lazio.

Le parole belle sono tante, attendiamo a breve i fatti.

 

 

Fonti:

FIREMA

Ministero dello Sviluppo Economico – Tavolo dei sottoscrittori ai sensi del punto 1.1.2 della delibera CIPE 22 marzo 2006, nr. 14

Regione Lazio Dipartimento Territorio 26 ottobre 2007