290-Faleri e l'inagurazione della Ferrovia Roma Nord
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Anno Dodicesimo Era Fascista Faleri e l'inagurazione della Ferrovia Roma Nord
Parlare di Ferrovia Roma Nord, per alcuni equivale per dicotomia, ad una esaltazione del fascismo. Fu fatta da Mussolini, pertanto suscita solamente un sentimento di esecrazione. Eppure per lo studioso è solo una disquisizione che mira ad evidenziare la storia al di fuori di ogni eulogia. G.L.
di Doriano Pedica
Quel giorno sul treno della SFRN ( Società Romana per le Ferrovie del Nord) c’erano tante persone, l’avvenimento era di quelli eccezionali, addirittura ed ovviamente era presente il Duce. Alle ore otto del 27 Ottobre 1932 (28 ottobre 1932 decimo anniversario della “ marcia su Roma”) il fischio del capostazione fa partire il treno che viaggia da Roma Piazzale Flaminio verso Viterbo. Quasi duecento persone a bordo del treno, tutta l’elite del regime, con il Duce che era accomodato nella famosa carrozza 59. Fu lo stesso Mussolini che, almeno in un tratto, guidò il treno. La parte che riguarda la chiesa di S. Maria di Falleri si sviluppa quando il treno si ferma alla stazioncina di Faleri, piccolissima frazione( allora) di Fabrica di Roma. Una fermata quasi campestre, con pochissime case, alcune tenute agricole e tanti contadini. Allo stop del treno ed alle feste dei convenuti per l’eccezionale evento, il Duce volse lo sguardo verso la campagna circostante e vide le importanti mura di Falerii Novi, città falisco-romana fondata nel 241 a.C. . Il Duce si interessò alle vestigia della città ed ai resti della Chiesa e della Abbazia che erano situate all’interno delle mura. Rimase perplesso nel vedere che tutto, ma principalmente la chiesa era in rovina, senza tetto ed in uno stato di completo abbandono.
Tutore della “romanità” ebbe un moto di riprovazione ed ordinò di provvedere al restauro della chiesa. Il che avvenne con estrema sollecitudine. I lavori presero il via e si sistemò la parte absidale, con la volta a botte del transetto. Probabilmente i lavori avrebbero dovuto interessare tutta la chiesa, con il rifacimento completo del tetto e della facciata, ma erano periodi burrascosi e pieni di iniziative, quelli, per il regime, alle prese con il doversi creare l’Impero e una colonia d’oltremare. Tra il Dicembre del 1934 e l’ottobre del 1935 fu dato il via alle operazioni ed alla successiva Guerra d’Etiopia e quindi le ambizioni culturali del regime furono soppiantate dall’urgenza di orientare i flussi finanziari e di persone verso quella avventura. Ma a S. Maria di Falleri diversi lavori erano stati già iniziati, per cui si rendeva necessario , per propaganda e per visibilità, lasciare una tangibile testimonianza di quanto fatto. Ed ecco allora la scritta a caratteri ben leggibili “ AXIIEF ” che si può vedere sulla volta del transetto e che sta a significare “ Anno Dodicesimo Era Fascista” . La scritta è stata ulteriormente evidenziata durante i lavori di ristrutturazione della chiesa svolti negli anni 80 . La linea venne aperta all'esercizio il 28 ottobre , nel decimo anniversario della marcia su Roma, ed era gestita da una società privata, la (SRFN). La ferrovia venne presto soprannominata semplicemente Roma nord. Per l'apertura venne organizzata una massiccia campagna pubblicitaria, che sfruttava l'immagine del come simbolo della tratta. Il monte è visibile dalla stazione di Sant'Oreste. Alcuni , da una particolare a veduta del monte, addirittura scorgono il profilo dell’allora “ Duce” . Attualmente un intelligente lavoro di recupero sta trasformando i sotterranei della montagna, adibiti fino ad una trentina di anni fa a deposito di munizioni ed a Bunker “ antiatomico” in una singolare attrazione turistica.
LA STAZIONE DI FABRICA DI ROMA NEL 1913 Il Monte Soratte- luogo di misteri e di storia
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