La ferrovia Roma nord

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33-Ferrovia Roma nord cosa successe alla Roma Fiuggi

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                       Dal sito Tram e trasporto pubblico a Roma di Vittorio

                      Formigari

 

 

         Ferrovia Roma nord, cosa successe alla Roma Fiuggi

 di Gianfranco Lelmi

 

Tre anni fa Veltroni, promise lavori di ammodernamento sulla Roma, Civita Castellana, Viterbo. Giorni fa,  settembre del 2010, l’assessore ai trasporti della regione Lazio, Lollobrigida comunicava che c’è una riflessione in corso, per comprendere l’utilità dell’opera.  Sono passati tre anni ed ancora c’è da discutere sulla sua utilità. Dopo la Roma Fiuggi, si ripete la storia, tocca ora alla Roma nord lo smantellamento della linea ferroviaria, la procedura è la stessa.

La ferrovia Roma Fiuggi, costruita tra il 1916 ed il 1917, era la linea ferroviaria a scartamento ridotto più bella del Lazio. Partiva da Roma, piazza dei Cinquecento e raggiungeva Frosinone. Aveva diramazioni che permettevano di raggiungere S. Cesareo, Frascati, Vico nel Lazio e Guarcino. A distruggere alcuni tratti della linea, cominciò la guerra, poi nel 1950 con la scusa che era un provvedimento provvisorio, si spostò il capolinea da Piazza dei Cinquecento alla Stazione Ferrovie Laziali. Cioè vi fu un arretramento di 700 metri, in una zona scomoda agli utenti perché lontana dagli altri mezzi di trasporto. Nel frattempo si susseguivano progetti faraonici, come la creazione di una galleria sotto l’Aeroporto di Centocelle ed un’altra sotto la stazione FS Casilina. Benché la stazione capolinea a Roma fosse arretrata di 700 metri e si trovasse in mezzo al deserto, la ferrovia della Roma Fiuggi sopravvisse fino agli anni 80. Per anni questa ferrovia non è stata ammodernata, non ha conosciuto la manutenzione ordinaria, subendo abbandono e deterioramento.

La Stefer che gestiva la ferrovia e varie autolinee, faceva una concorrenza spietata al treno insieme ad alcune autolinee private. Come testimoniava il personale della ferrovia, i vagoni erano talmente pieni di viaggiatori, che il macchinista non riusciva a chiudere le porte, i biglietti non venivano controllati, mancavano i bigliettai e gli incassi erano minimi, inoltre gli abbonamenti per le corriere erano validi anche per i treni, ma non viceversa. Nessuno si prendeva la briga di reprimere i vari attraversamenti abusivi che venivano aperti lungo il percorso della ferrovia.

Negli anni 70 l’ACOTRAL subentrò alla STEFER, le autolinee  effettuavano ben 139 corse in concorrenza alla ferrovia. Come riporta un articolo del WWF sulla Roma Fiuggi, si racconta che negli anni 80 la ferrovia Roma Cassino era interessata relativamente dal fenomeno del pendolarismo, ai nostri giorni è satura. Zagarolo, Colleferro, Anagni, Frosinone le zone servite dalla ex Roma Fiuggi, riversano una marea di gente anche sull’autostrada e sulla Casilina che raggiunge la Capitale fin dalle prime ore dell’alba. Se la linea fosse stata mantenuta, si viaggerebbe, continua lo scritto del WWF, come sardine, come avviene per la Roma nord. Il servizio su rotaia è più comodo e sicuro rispetto al trasporto su gomma ed più rispettoso dell’ambiente

Il servizio su gomma non paga il costo della manutenzione delle strade, che è a carico di altri organismi, inquina ed è soggetto agli ingorghi del traffico, il treno con i nuovi sistemi di gestione automatica necessita di un numero di addetti minimo, se gestito bene è puntuale e non inquina.

La ferrovia Roma Fiuggi, utilizzava energia di origine idroelettrica, quindi poco costosa sotto il profilo energetico. Non avendo subito mai interventi necessari di ammodernamento e manutenzione, è ovvio che dopo tanti anni abbisognasse di forti interventi finanziari. Il 27 dicembre 1983 un piccolo smottamento del terreno vicino a Genazzano, decretò la sospensione e poi la chiusura della tratta San Cesareo-Cave, infine nel 1984 fu la volta della tratta Pantano San Cesareo.

Quanti soldi sono stati gettati dalla finestra per opere inutili, abbandonate: Vigna Clara, Farneto, Air Terminal Ostiense, ecc., con un po’ di buon senso si poteva benissimo intervenire per salvare la Roma Fiuggi. Ora è la volta della Roma nord, ma i pendolari di oggi sono più agguerriti ed alcuni parlano che eventuali azioni a loro danno saranno tutelate legalmente dalle associazioni degli utenti del trasporto pubblico.

 

Fonti:

WWF     La storia della ferrovia Roma Fiuggi (24 dicembre 2004)

Il debutto della class action in Italia