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229-Carrozza del Duce, non demolitela

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Carrozza del duce, l'appello: "Non demolitela"

Il patron del museo Mussolini: "Ho fatto domanda alla società"

di QUINTO CAPPELLI  (Autorizzazione del Direttore Andrea Cangini - QN Quotidiano Nazionale e il Resto del Carlino)

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre 2016

 

Forlì, 27 dicembre 2016 - La carrozza con cui Benito Mussolini il 28 ottobre 1932 inaugurò la ferrovia elettrica Roma-Viterbo sarà demolita dalla società Atac oppure finirà nel giardino di Villa Carpena di Forlì, come prezioso cimelio del Museo Casa dei Ricordi del Duce? Racconta il patron di Villa Carpena, Domenico Morosini: «La domanda per avere la celebre carrozza 59, su cui il Duce aveva viaggiato per festeggiare l’anniversario della marcia su Roma, l’abbiamo fatta e la società ci ha risposto positivamente. Ora si tratta di avviare tutte le pratiche burocratiche per sbrogliare la matassa e, dopo le feste natalizie, speriamo che l’operazione vada in porto». La carrozza del duce potrebbe interessare anche la nascenda ‘Esposizione museale’ da ricavarsi nell’ex Casa del Fascio di Predappio, una volta ristrutturata? Risponde il sindaco della città natale

del duce, Giorgio Frassineti: «Il Comune non può acquistare niente direttamente. Però abbiamo affidato l’incarico di realizzare un progetto scientifico all’Istituto Parri di Bologna, che deciderà a suo tempo cosa mettere in esposizione». Precisa il primo cittadino, in modo tiepido: «Personalmente non so che valore possa avere una carrozza, su cui ha viaggiato Benito Mussolini, ma ladecisione spetta agli esperti».  

Vediamo la storia della carrozza. Nel 2014 l’Azienda dei trasporti Atac di Roma e Viterbo decise per questioni di spazio di disfarsi di vario ‘materiale rotabile ferroviario’, fra cui 33 locomotori storici, motrici e carrozze dal 1914 in poi, fra cui il vagone 59 usato da Mussolini nel 1932, fermi nella stazione di Viterbo, dove recentemente sono iniziati i lavori di smantellamento del materiale rotabile ad opera della ditta Cofermet, specializzata in demolizioni ferroviarie e industriali, vincitrice dell’appalto, che ha ottenuto tutti i permessi necessari, a partire dalla Regione Lazio, proprietaria del materiale. A questo punto si sono mossi alcuni media e appassionati di storia del periodo, che hanno sollevato diverse obiezioni alla demolizione, tanto che il patron di Villa Carpena, Domenico Morosini, ha inviato la richiesta di disponibilità ad accogliere in concessione gratuita il ‘cimelio del duce’ nel Museo alle porte di Forlì. «Siamo disposti – precisa Morosini - a pagare il costo del trasporto da Roma a Villa Carpena, che potrebbe aggirarsi sui 5mila euro, senza gravare così sul bilancio della società». Il patron di Villa Carpena, la casa di famiglia del Duce in Romagna, sa dove collocare il cimelio: «Abbiamo già pronto lo spazio vicino al prototipo dell’aereo che liberò Mussolini dal Gran Sasso». Conclude Morosini: «Villa Carpena è la sua naturale collocazione e apporremmo anche un cartello con scritto ‘Donata da Atac Spa’, per ringraziare la società a nome di tutti i visitatori della villa-museo. Crediamo sia la cosa più sensata da fare, perché non vogliamo che vada perduto questo pezzo della nostra storia»