La ferrovia Roma nord

-Home page

-Articoli

274-Ancora una volta ci sentiamo presi in giro

-Video 

-Archivio fotografico

-Bibliografia

-Link

-Autore

-Indice alfabetico

-Contatti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Foto Comitato Pendolari

 

 

Ancora una volta ci sentiamo presi in giro

 

di Gianfranco Lelmi

 

A vedere dalla foto iniziale che capeggia il breve resoconto del giorno 26.09.2018 leggibile sulla pagina di facebook del Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, il segno di vittoria di uno dei partecipanti, il volto sorridente degli altri componenti, sembra che l’incontro abbia dato un’esito favorevole.

Eppure l’esperienza lascia apoti.

Tre ore di riunione che non hanno portato ad un nulla di fatto, solo promesse, promesse, promesse, secondo chi scrive.

La cosa fondamentale che ha tenuto a ribadire la Regione Lazio è che la linea extraurbana non è assolutamente in discussione. Fino dove non è in discussione, fino a Catalano???

Con i Firema che hanno alle spalle oltre due milioni di chilometri e cadono a pezzi, gli Alstom che cominciano a dare segni notevoli di sofferenza, si potrà andare ancora avanti?

I nuovi treni, da alcune affermazioni dovevano arrivare nel 2021, ora siamo arrivati al 2022. L’attuale materiale rotabile in circolazione, reggerà fino a quella data? Come afferma il Comitato Pendolari, staremo a vedere.

La palla rimbalza sempre, si corre da Ponzio a Pilato per quanto concerne i furti e danneggiamenti a Labaro, Giustiniana e Montebello. La competenza è della Regione, no è del Comune di Roma, no è del XVll Municipio, intanto le auto seguitano ad essere rubate, ammalorate per i continui furti. I pendolari vengono scoraggiati ad utilizzare il treno. Eppure, se il parcheggio servisse ad uno dei Signori della Pisana, questi inconvenienti finirebbero subito.

Montebello

 

Per la nuova stazione di Piazzale Flaminio non se ne parla, non ci sono i soldi, eppure dalle tasche della Regione sono usciti 13 milioni di euro in due anni per 115 persone (lista dei comandati) chiamati anche i “trombati” della politica rimasti senza poltrona. Come riportano i giornali, hanno percepito un bonus di 24000 euro l’anno in più rispetto allo stipendio originario.

Avere treni certi da Roma a Viterbo e viceversa è pura illusione, Atac e la Regione non torneranno mai indietro in merio ai punti rottura.

Per addolcire la pillola, il Comitato Pendolari sarà convocato per collaborare sull’orario del 2019.

Ci sono 300 milioni di euro per investimenti, ha ribadito la Regione Lazio, non è assolutamente in discussione lo smantellamento della tratta extraurbana. Per tratta extra urbana si intende Roma Civita Castellana?

I soldi appaiono e scompaiono come in un gioco di prestigio, a volte sono anche in un cassetto. Perché non vengono utilizzati subito, visto che la linea è al collasso?

Fabrica di Roma

 

Per i nuovi treni 100 milioni ci sarebbero. Ma non arriveranno prima del 2022.

Chi non ricorda nel 2008 gli interventi di Renzo Trappolini a favore della Ferrovia. Le promesse dell’assessore regionale alla mobilità Franco Dalia e di Pietro Marrazzo che correvano a Bruxelles per illustrare il progetto di potenziamento della ferrovia in merito alla prospettiva di realizzazione del nuovo aeroporto di Viterbo.

La provincia di Viterbo “si assicurava 1.700.000 per interventi sulla ferrovia”. Per il tratto Roma Sant’Oreste 325 milioni di euro, di cui 29 “saranno” destinati all’acquisto di 10 nuovi treni, mentre 45 milioni di euro saranno destinati al sistema di segnalazione. Per mettere la ciliegina sulla torta, veniva affermato che negli 813 milioni di euro era previsto il collegamento Orte Civitavecchia. Intanto gli sperperi arrivavano alle stelle, un capo ufficio di gabinetto (ed erano parecchi) alla Regione Lazio percepiva 211 mila euro  (lordo annuo per 13 mensilità), mentre la media per le retribuzioni più basse si aggirava intorno ai 100 mila euro.

Tra sprechi e promesse si potrebbe continuare all’infinito. Una cosa è certa, i cittadini, i pendolari si sono rotti i cabbasisi 

 

 

 

 

    

Fonti:

Retribuzioni Regione Lazio                                                                       05.08.2010

New Tuascia: stop stipendi d’oro in Regione                                            26.07.2010

Or.sa Trasporti                                                                                       30.06.2010

La Repubblica: L’a.d. Bertucci, consulenza da 219.000 euro

La Repubblica ATAC profondo rosso

La Verità                                                                                            27 agosto 2018             Alfredo Arduino

La Verità                                                                                            settembre 2018              Daniele Capezzone

La Repubblica                                                                                  10 febbraio 2013

Il Corriere di Viterbo                                                                     14 settembre 2018

Tuscia Web.                                                                                 14 settemebre 2018