La ferrovia Roma nord

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Sacrofano, 01.12.2015, foto Rita Rossi

 

 

Ferrovia Roma Nord

Amareggiati e disorientati

 

di Gianfranco Lelmi

 

Mentre proseguono le aspre critiche al nuovo orario della Ferrovia Roma Nord, che di fatto divide la tratta Roma Civita Castellana Viterbo in due e non permette da Viterbo di raggiungere direttamente Civita Castellana, continuano le incomprensioni.

L’onorevole Enrico Panunzi, dopo il fatidico cambio di orario del 14 settembre 2015, a seguito delle numerose proteste, aveva affermato che alla tratta si restituirà un’orario utile in grado di coprire le esigenze degli utenti. A breve assicurava, ci sarà un incontro con i sindaci dei Comuni interessati.

Difatti in data 5 ottobre 2015 l’orario subiva delle piccole variazioni che non toglievano nella sostanza la caratteristica predominante di dividere la tratta Roma Viterbo in due, lasciando Catalano e non Civita Castellana quale stazione di riferimento per i viaggiatori provenienti da Viterbo. Scoraggiando in maniera determinante l’utilizzo della ferrovia.

Grazie a 3,3 miliardi di euro scaturenti dai fondi europei ex Fas (ora Fsc) messi a disposizione della Regione Lazio, la Ferrovia Roma Nord imboccherà il binario della modernità. Di questo importo, in particolare verranno sbloccati 110 milioni che serviranno per il raddoppio dei binari fino a Sant’Oreste. L’onorevole Enrico Panunzi, consigliere del PD alla Pisana rendeva noto che nel momento in cui i fondi saranno disponibili, i lavori potranno partire. Continuava l’onorevole Panunzi in merito alla Ferrovia Roma Nord “la Regione giusto un anno fa aveva ribadito la sua importanza strategica e ora lo dimostra con i fatti”. Dopo questi discorsi reboanti quasi tutto rimaneva invariato, compresa l’enorme evasione tariffaria, la sostituzione di alcune corse del treno con bus inquinanti, utilizzati normalmente nella tratta urbana. Il Cotral seguitava a mantenere la superiorità delle “frequenze” rispetto a quelle del treno.

Ma in tutta questa storia la ciliegina sulla torta l’ha messa sempre l’onorevole Panunzi, quando sui giornali (vedi Viterbo Post del 2.12.215), all’incontro Ance (Associazione nazionale costruttori edili) affermava che per il “collegamento veloce che passa anche per la ferrovia: per la tratta Roma – Civita Castellana – Viterbo, sono disponibili i fondi ex Fas per l’elettrificazione della linea fino a Sant’Oreste”. Non sa il nostro Onorevole che la Ferrovia Roma Nord fu elettrificata a 3 KV per l’intera tratta nel 1932 cioè molto prima della Roma – Capranica – Viterbo e costituiva il “fiore all’occhiello” delle ferrovie italiane.

Se i nostri politici, che si interessano delle problematiche del trasporto non conoscono neanche se la nostra ferrovia è elettrificata o meno, quale è la loro credibilità?

Quello che è certo, ha affermato l’Onorevole Zingaretti, dalla primavera del 2013 ad oggi sono stati messi in servizio sulle linee regionali ben 17 nuovi treni, sulla Ferrovia Roma Nord funzionano treni “stravecchi”, anche del 1932, la gente viaggia in alcuni tratti della ferrovia come le bestie, i treni continuano a deragliare, come è successo il giorno 1 dicembre 2015 a Sacrofano, mettendo in pericolo la vita dei pendolari e del personale di macchina.

Come sostengono molti viaggiatori, con questo nuovo orario, senza finanziamenti, la parte extra urbana Civita Castellana – Viterbo verrà ritenuta superflua poiché in condizioni di decadimento irrecuperabile. Sicuramente in un mese di agosto, quando la gente penserà alle proprie vacanze, la ferrovia verrà chiusa.

 

 04.12.2015