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Verso la chiusura della Roma-Viterbo ex SRFN

 Gianfranco Lelmi

Il 1° gennaio 2010 nasceva a Roma “la nuova”  ATAC dalla fusione di ATAC, Metro e Trambus, gestendo così, come riportava un comunicato della società: tram, bus e metropolitane, divenendo la più grande azienda di trasporto pubblico d’Italia. Il fine come veniva sottolineato nel comunicato dell’Amministratore delegato ATAC Spa, Adalberto Bertucci: “integrare, efficientare, migliorare l’offerta e la qualità dei trasporti pubblici della Capitale”.Secondo l’assessore alla mobilità Marchi, questa mini rivoluzione avrebbe portato un taglio pari al 30% dei costi di amministrazione, senza aumenti di tariffe senza riduzione di personale per l’anno 2009.“Il servizio gestisce 2.283 chilometri di percorsi, 1,4 miliardi di passeggeri, e amministra 15 mila dipendenti, producendo fino ad ora scarsa efficienza e risposte inadeguate in fatto di mobilità”, continuava l’assessore alla mobilità Marchi. Verrà realizzata una apposita società: Roma servizi per la mobilità avente per fine: “piani di sviluppo e dismissione di rami di azienda non stategici”. Successivamente in data 22 luglio 2010 l’assessore ai Trasporti della Provincia di Viterbo Franco Simeone, si rivolgeva alla Regione  per chiarimenti circa la soppressione di undici corse di treni sulla linea Roma Civita Castellana Viterbo, fatto gravissimo che andrebbe a colpire circa 1500 utenti.Si procederà in tutte le sedi, continuava il citato assessore, se questa iniziativa dovesse rivelarsi vera ed unilaterale.Un ulteriore chiarimento di quanto bolle in pentola è pervenuto dal CIPE in data 22 luglio 2010 in merito all’approvazione di investimenti pari a 2,1 miliardi di euro per la realizzazione di nuove opere. Il Ministro Altero Matteoli dichiarava che sono stati approvati:

-         il progetto definitivo della tratta San Giovanni – Colosseo della linea C della Metropolitana,

-         il progetto definitivo del raccordo autostradale Campogalliano-Sassuolo

-         il progetto definitivo del lotto San Gerolamo, Bergamo

-         realizzazione terza corsia  dell’Autostrada A4 Venezia Trieste

-         realizzazione autostrada Ragusa Catania

-         268 milioni di euro all’ANAS per lavori di manutenzione

-          292 milioni di euro alle Ferrovie dello Stato

Le voci degli utenti della Ferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, cominciano a farsi sentire: “ la soppressione di 11 corse sulla tratta extra urbana in realtà nasconde l’esigenza di garantire le ferie del personale di macchina e del personale di stazione, inoltre la sostituzione dei treni con autobus specialmente durante il periodo scolastico, lascerà appiedata gran parte degli utenti della ferrovia”. La precedente giunta regionale aveva stanziato circa 500 milioni di euro per il raddoppio della ferrovia fino a Pian Paradiso, come finirà si chiedono gli utenti? Che fine hanno fatto i treni acquistati  da tempo e che ancora non sono in funzione? Forse, continuano i pendolari, tutto questo porterà al taglio della gloriosa e storica ferrovia Roma Viterbo ex Roma nord?

Ecco la verità.

“Verso la chiusura della Roma-Viterbo ex SRFN” ecco il titolo che appare sul sito: “Ultime dalla rete romana di trasporto pubblico”. Dopo la soppressione di ben 11 corse, “voci di corridoio ne danno per scontata la chiusura dell’esercizio ferroviario”.  Ad esclusione della tratta urbana, la  restante tratta Montebello-Civita Castellana, prosegue la sorprendente notizia, visto il traffico che interessa, visti i costi di realizzazione del nuovo tracciato, sarà destinata alla chiusura.