Ebbene, tra le
pieghe dei numeri troverete molto più del semplice canone del
Contratto di servizio (77 milioni/anno + IVA + biglietti +
abbonamenti + pubblicità + affitti locali, etc.) Parliamo
soprattutto tanti soldi per i cantieri che ATAC ha negli anni
chiesto come Gestore per opere straordinarie, da Lei decise e
motivati, cui non han fatto quasi mai seguito cantieri aperti e
MAI opere importanti completate. Ne è ad esempio testimonianza
il cantiere aperto e abbandonato per la nuova stazione di
piazzale flaminio. Sul prezzo del Contratto di servizio e sulle
parole farfugliate, con voce tremula, dai referenti regionali
nelle nostre riunioni, la verità é la seguente:
ANNO 2018
Totale
pagato: 74.439.007,00 sui 77.269.500,00 euro previsti nel
Contratto di Servizio (art.12, comma 1 – al netto di IVA,
biglietti e abbonamenti pagati dai passeggeri, pubblicità,
rimborso titoli viaggio agevolati, affitto locali stazioni
ed altre voci di costo) Quindi veniamo a scoprire per gli
immani disagi provocati ai viaggiatori nel corso del 2018 la
Regione ha effettuato una misera decurtazione (non la
possiamo chiamare penale perchè le penali serie sono di ben
altra consistenza) di soli 2.830.492,98 euro; meno del 5% di
“non viaggiato”… ammesso persino da ATAC! Analizzando quindi
tutto il “montepremi” scopriamo che ATAC è stata negli anni
2006-2016 INONDATA di soldi dalle varie gestioni regionali
(105 milioni/anno solo per un esercizio scadente, di cui 20
milioni/anno letteralmente regalati).
E badate
bene che ATAC quei soldi li ha presi tutti, fino all’ultimo
euro, anche se talvolta in ritardo; dal 2017 al 2019 in
Regione hanno iniziato a controllare veramente l’erogazione
del servizio grazie al fatto che si sono svegliati i
Comitati! In sintesi:
- nel 2019
hanno avuto 132 milioni di euro, ma ne pagheranno anche nel
2020 in conto 2019;
- nel 2018
ben 124 milioni, a cui vanno aggiunti abbonamenti,
biglietti, introiti pubblicitari e di affitto locali di
stazione e altre voci di costo. Sono una barca di soldi,
visto per parliamo di circa 150 milioni euro/anno,
Con tanto
denaro ci si poteva raddoppiare l’intera tratta extraurbana,
avere tutti treni nuovi, completare tutti i cantieri aperti,
avere stazioni accessibili…e invece…la Regione Lazio si
riempie la bocca di strategie politiche e visioni del
futuro,innovazione, chiacchiera di controllo e di
sorveglianza, ma non s’accorge che tempo fa fuori dai propri
uffici: minaccia sanzioni e riduzioni dei compensi, ma paga
quasi tutto, anche di fronte a disservizi conosciuti e
conclamati! Ci fanno viaggiare come le bestie, sopprimono
corse tutti i giorni, eppure vengono pagati come se tutto
andasse perfettamente.
Questo è uno scandalo sul quale
chiediamo alle magistrature di indagare da anni…ma nessuno
ci ascolta. Ricordiamo poi che si tratta sempre di denaro
pubblico, quindi di tutti noi cittadini. Se vi volete
divertire con i numeri ecco i due prospetti di pagamento per
il 2018 e 2019. Si tratta di documenti pubblici, quindi
divulgabili. Pagamenti Regione Lazio a ATAC Per Ex Concesse
– Anno Finanziario 2018 (pdf) Pagamenti Regione Lazio a ATAC
Per Ex Concesse – Anno Finanziario 2019 (pdf) Se le cose
vanno male la colpa è da imputare sicuramente al gestore
delle tre ferrovie (da ormai ben 13 anni, in monopolio
assoluto) e anche a chi dimora negli uffici regionali da
molto tempo, nonostante il passare delle Giunte.
Comitato
Pendolari Ferrovia Roma Nord
2020.01.18