301-Se non salviamo la Tera i nostri figli non avranno un posto in cui vivere
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Se non salviamo la Terra i nostri figli non avranno un posto in cui vivere
di Gianfranco Lelmi
Non è per spirito di polemica, questa pubblicità proprio non ci voleva. Non è per propaganda elettorale o di partito, questa locandina è antitetica, offende la nostra sensibilità di uomini. Mi riferisco alle corriere che partono contemporaneamente ai treni, effettuando una concorrenza spietata al trasporto su rotaia. Basta leggere i numerosi articoli precedenti che trattano l’argomento, basta controllare gli orari del COTRAL e della Ferrovia Roma Nord o addirittura delle Ferrovie dello Stato per capire che treni e corriere non possono viaggiare mezzi vuoti per colpa della duplicazione o addirittura triplicazione del servizio. Il colmo dell’assunto si verifica a Civita Castellana. Ecco in sintesi quanto accaduto ad un mio conoscente. Recatosi a Civita Castellana per prendere il treno per Viterbo, con disappunto apprendeva che partiva da Catalano, pertanto suo malgrado percorreva a piedi circa tre chilometri per recarsi a questa stazione. Giunto a destinazione, constatava la mancanza della biglietteria e pertanto doveva ritornare alla biglietteria di Civita Castellana ove poteva acquistare il titolo di viaggio. Intanto il treno era partito toccava attendere più di un’ora in una stazione priva di sala d’aspetto e servizi. Questo è un modo esplicito per costringere la gente a servirsi del trasporto su gomma, altamente inquinante rispetto alla rotaia. A che serve dire: “Se non salviamo la Terra i nostri figli non avranno un posto in cui vivere?”
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