La ferrovia Roma nord

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308-Perdita dell'incolumità fisica

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PERDITA DELL’ INCOLUMITA’ FISICA all’incontro del 3 luglio 2019 in Regione

 

di Gianfranco Lelmi

 

Nell’incontro del 3 luglio 2019, in merito al resoconto dei Comitati Pendolari delle ferrovie Roma Lido, Roma Nord e Roma Giardinetti, con il passare dei giorni, vengono fuori notizie e fatti che lasciano senza parole. Dal resoconto incontro in Regione Lazio, ecco quanto viene riportato dal Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, non presente per scelta: Noi eravamo presenti virtualmente grazie al video denuncia che hanno fatto vedere ai presenti. Essere li fisicamente in quel momento poteva significare solo la perdita dell’incolumità fisica di alcune persone”.

L’accusa principale mossa dal Presidente del Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, Ing. Fabrizio Bonanni, ha riguardato i tre anni trascorsi dall’incidente di Andria. Periodo nel quale ATAC e Regione Lazio conoscendo le nuove norme sulla sicurezza, più rigide, emesse dall’USTIF e poi dall’ANSF (subentrato al primo ente) avrebbero potuto intervenire sul sistema di sicurezza, considerando inoltre lo stanziamento di 67 milioni da parte del Ministero Infrastrutture Trasporti (MIT).

In assenza di soluzioni tecnologiche, ha proseguito l’ing. Nicastro di ATAC “l’azienda deve intervenire riducendo la velocità dei mezzi….” “……adottando de facto un servizio di spola”. Sono ben 22 i treni auto-sostituiti, hanno fatto osservare i Comitati, evidenziando che per i restanti treni, i continui stop e vai agli incroci allungheranno i tempi di percorrenza con conseguente logorio del sistema frenante. Inoltre risulta che l’Osservatorio Regionale Trasporti (ORT) il 18 dicembre scorso aveva contattato i gestori della Ferrovia.

I Comitati hanno osservato che è illogico mettere a bando 105 milioni per il raddoppio e non avere i soldi per aggiornare i sistemi di sicurezza. Soprattutto, che le promesse fatte dalla Regione non hanno seguito. Secondo il cronoprogramma della Regione, a giugno 2022 i primi nuovi treni cominceranno a circolare.

Ci auguriamo che alla riunione del giorno 9 luglio 2019 che coinvolgerà i comuni da Catalano a Viterbo, si manifesti l’obiettivo coeso nel non far chiudere la tratta in questione. L’intervento del Sindaco di Soriano nel Cimino è stato significativo, speriamo anche che le sue parole: “Può essere imboccata la strada giusta se si lavora tutti insieme compresi i sindaci dei comuni interessati” abbiano un seguito.