La ferrovia Roma nord

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07.11.2016 Catalano     foto Tuscia Web

Beffeggiati e dileggiati

di Gianfranco Lelmi 

“Non si ha diritto di depredare un bene costituito con i soldi di tutti” così si esternava il noto esperto di ferrovie, Gabriele Bariletti, il 23 maggio 2015 all’Hotel Tuscia di Viterbo in merito alla paventata chiusura della tratta extraurbana della Ferrovia Roma Nord.

ATAC, con l’amministratore delegato Danilo Broggi, giorni prima aveva evidenziato la necessità di sostituire i convogli del servizio ferroviario della tratta extraurbana con autobus.

Il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini  sempre nell’incontro del 23 maggio 2015 affermava di aver parlato con Enrico Panunzi Presidente Commissione Mobilità alla Pisana, dicendo che in Regione si stavano studiando soluzioni alternative alla chiusura.

A fine giugno 2015, la bella notizia da parte della Regione Lazio, “si passa dalla chiusura al raddoppio”. Si avete capito bene. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, annunciava che la Ferrovia Roma Nord era inserita negli interventi da realizzare con 3,3 miliardi di euro di provenienza dai fondi ex fondo per le aree sottoutilizzate dell’Unione Europea. Per l’esattezza 110 milioni di euro destinati a questa ferrovia serviranno a raddoppiare la tratta fino alla stazione di Sant’Oreste.

Ecco quanto dichiarava il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli il 7 novembre 2016 all’inaugurazione dei lavori per l’eliminazione di 11 passaggi a livello: “…questo  è per noi oggi l’inizio di un percorso propedeutico al raddoppio della linea ferroviaria, tanto che oggi la linea viene ristrutturata prevedendo lo spazio per il doppio binario….”. Mai realizzato, mai lasciato spazi per il doppio binario.

L’ultima notizia del 03.07.2019 ci lasciava basiti. “nell’incontro odierno sono state illustrate le soluzioni messe in campo, cioè l’utilizzazione del trasporto su gomma”.

Oggi, (05.07.2019 n.d.r) sempre un consigliere regionale, in un discorso riportato su un noto editoriale telematico affermava: “Ricordo che la giunta Polverini annullò il bando di gara sull’attuazione del raddoppio, una scelta a cui l’attuale giunta ha posto rimedio stanziando risorse concrete per interventi strutturali, per rendere la Roma Nord una linea moderna in linea con gli standard richiesti”. Continuava il nostro Consigliere regionale: “Sono oltre 370 milioni di euro i fondi per i progetti da realizzare o in corso d’opera”.

Praticamente si dava la colpa alla Polverini, dimenticando che lo stesso tentativo di smantellamento fu effettuato a maggio 2015 ai tempi della giunta Zingaretti.

Si sta cercando di sedare il condannato prima dell’esecuzione finale.

Non ci sono parole, ci sentiamo beffeggiati e dileggiati.